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Recensione - Il silenzio degli innocenti di T. Harris

venerdì, aprile 10, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
il silenzio degli innocenti  di Thomas Harris
Editore: Mondadori| Pagine: 462| Pubblicazione: 1988| Prezzo 7,99€| Trama: Qui
Genere: thriller 
Notizie sull'autore
Jackson, Tennessee, 1940. Ha lavorato come reporter e nel 1975 ha esordito come scrittore con il thriller Black Sunday. Sono seguiti Red Dragon (1981), Il silenzio degli innocenti (1988), da cui è stato tratto un film di culto, Hannibal (1999) e Hannibal Lecter (2006).
Recensione

Leggere questo libro è stata un po' una sfida perchè...beh perchè dovete sapere che il film credo di averlo visto almeno una decina di volte, ma che scrivo, forse quindici. 
Ho amato profondamente l'interpretazione di Hopkins nella parte del Dottor Lecter, ma non è da meno la Foster, ricordo il suo ansimare al buio, con la pistola che le trama tra le mani e la tachicardia palpabile. Ancora a pensarci ora mi viene un po' d'ansia. 
Beh, avete capito quanto questo film sia nel mio cuore e il motivo per il quale io non abbia mai letto il romanzo. A volte può succedere il contrario: avere il timore che il libro non sia all'altezza della situazione. 
In questo caso siamo ad un buon pareggio. 
Ho aperto questo volume con le aspettative di un tifoso del Torino che si reca allo stadio per assistere al Derby giocato fuori casa. Ahimè, ci siamo intesi. Però grande speranza, sia inteso. 
Non appena mi sono lasciata alle spalle i primi capitoli ho capito immediatamente quanto il regista all'epoca abbia riprodotto molto fedelmente il racconto di Harris. Fantastico, peccato che avrei potuto ripetere quasi le battute a memoria (no dai, non esageriamo).
Questa è la storia dell'agente Starling, allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell'Fbi, che per motivi vari, viene mandata da Jack Crawford a parlare con lo psichiatra Hannibal Lecter, rinchiuso da anni in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza poichè aveva il vizietto di mangiarsi i suoi pazienti di tanto in tanto. 
In quel periodo, un pericoloso serial killer soprannominato Buffalo Bill, sequestra giovani donne in carne, le scuoia per poi abbandonarle una alla volta in fiumi differenti. Sembra proprio che il temuto Lecter possa contribuire alla cattura di quest'uomo, ma solo grazie alla sincerità dell'agente Starling, che decide di fidarsi del cannibale finendo per rivelargli informazioni personali in cambio di un aiuto per il caso.

Quello che posso dirvi è l'amore che provo per tutti questi personaggi: c'è Jack Crawford, anziano prossimo alla pensione, che decide di fidarsi della Starling, capisce quanto sia sveglia e cerca di metterla alla prova, anche a costo di farla lavorare il doppio per recuperare le lezioni a Quantico lasciate indietro. C'è un rapporto di stima e affetto, senza smancerie, ma quel sentimento puro che si percepisce dalla descrizione di piccoli gesti e sguardi. Sembrano un padre orgoglioso e duro davanti ad una figlia intraprendente ma timorosa.
C'è Clarice, giovane recluta dall'infanzia burrascosa, alle spalle la mancanza di una famiglia solida e il passaggio da una casa a un istituto, senza amore, senza solidità, senza la sicurezza e il calore di una dimora che profuma di cose conosciute e rassicuranti. Butta tutto il suo impegno nello studio e nel lavoro, è acuta, intelligente, una bella figura che indossa scarpe acquistate a poco prezzo, ma che sa destare comunque interesse e rispetto. 
Il Dottor Lecter, uomo dalla straordinaria intelligenza, un galantuomo con chi se lo merita, un furioso animale che bracca la preda quando gli fa comodo, per divertirsi o semplicemente per sua necessità. Odia la maleducazione, non tollera le mancanze di rispetto e credo si invaghisca della Starling, perchè la trova sincera, disposta a sacrificarsi per salvare un innocente, farebbe di tutto per placare le urla degli agnelli che le devastano i sogni. Con lei è un po' irriverente, si diverte a metterla in imbarazzo, ma non le mente e in fondo al suo strano cuore, fa il tifo per lei. 
Poi c'è Buffalo Bill, uomo sulla trentina con gravi turbe psichiche, un amore smisurato per gli animali e la passione per la pelle delle donne. Un personaggio complicato, ma che non è stato così tanto approfondito.

La bellezza di un thriller è la sorpresa, lo scoprire pian piano l'assassino, farsi sorprendere dalle parole e lasciarsi sopraffare dalle emozioni. Purtroppo in questo non è stato così, io sapevo conoscevo la trama a menadito ed è rimasta poca bellezza, se non quella di incontrare nuovamente dei personaggi che non "vedevo" da un po'. Lo stile dell'autore è  difficile da descrivere, anche se appare un controsenso...sembra un non stile, ovvero non mi sembra un penna riconoscibile, ma potrebbe essere la traduzione ad apparire così, oppure in fatto che sia un giornalista. Indubbiamente Harris ha inventato una storia pazzesca e proprio questa storia ha fruttato cinque Oscar alla trasposizione cinematografica. 
Non vedrete un voto, impossibile assegnarlo, ma sono felice di averlo letto, questa sera andrò a guardare il dvd non appena la pupa si addormenterà! E sono certa che mi farà paura, gli occhi di Lecter sono penetranti, sembra che possa vedere i nostri pensieri più remoti. Aiutooooooo

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2 commenti:

  1. Uno dei rari casi in cui libro e film sono sullo stesso livello, molto alto <3
    Come libro (di Harris li ho letti tutti) mi era piaciuto ancora di più Red dragon (il mio vecchio cartaceo ha come titolo "Il delitto della terza luna"), meno il film.
    :*
    Loredana (delle Austen)

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    1. Ciao Loredana! Ma che bel micio :-) Avere qui una delle Austen mi emoziona, quindi grazie per essere passata a trovarmi. In tanti mi stanno dicendo di leggere "Il delitto della terza luna" alias "red dragon" e appena lo trovo lo leggo! Un abbraccio

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