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Recensione - Un ragazzo normale di Lorenzo Marone
Un ragazzo normale di Lorenzo Marone
Editore:Feltrinelli| Pagine: 287| Pubblicazione:22 febbraio 2018 | Prezzo 16,50€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autore
Lorenzo Marone (Napoli, 1974), laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Autore di successo, ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015; Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto - Città di Cave 2016, 15 edizioni in Italia, 15 traduzioni all’estero e un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio), La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016; Premio Città di Como 2016), Magari domani resto (Feltrinelli, 2017; 7 edizioni, Premio Selezione Bancarella 2017) e Un ragazzo normale (Feltrinelli, 2018). Collabora con “La Repubblica di Napoli” con una rubrica fissa dal titolo “Granelli”. Vive a Napoli con la moglie, il figlio e la bassotta Greta.
Recensione
e mezzoRecensione
Buonasera lettori, eccomi nuovamente davanti ad un foglio bianco da riempire di sensazioni, punti di vista, opinioni. Oggi ho terminato una lettura che attendevo da tempo, e adesso devo provare a spiegarvi cosa ne penso.
Napoli, Vomero, estate 1985. In quel periodo ci sono i paninari, il Drive In riempie le serate italiane, Fonzie è il mito dei ragazzini e fa battere il cuore delle fanciulle che cantano a squarciagola Like a Virgin e Girls just want to have fun. E' estate, le strade sono piene di ragazzini in momentanea pausa scolastica e proprio davanti ad un palazzo signorile incontriamo Mimì, il dodicenne con la fissa per i super eroi che studia per passione, nomina le razze animali in latino, trascura il suo aspetto perché alla fine tutto il suo tempo lo dedica alla mente e a come farsi notare da Viola. Già Viola, la splendida ragazzina che abita all'ultimo piano del palazzo, benestante, convinta di sé e troppo occupata a farsi notare dal figo di turno per accorgersi di Mimì, il semplice figlio del portinaio. Ma il nostro protagonista ha il cuore pieno d'amore, e nonostante il suo migliore amico Sasà ( un guaglioncello di strada, sguaiato ma fedele all'amicizia), la sorella Bea, nonni e genitori gli dicano di lasciarla perdere, che non è quella giusta, Mimì è convinto che l'amore non si possa comandare e che con la perseveranza otterrà dei risultati.
La verità è che lui di amici non ne ha moltissimi, la sua fissa per i super eroi, i libri con i quali si nutre, la cultura e il suo bizzarro modo di esprimersi gli fanno guadagnare l'etichetta di "strano". Ma nel suo stesso palazzo abita Giancarlo Siani, un giovane giornalista precario che guida una particolare autovettura verde, e che per Mimì diventa un mito, perché Giancarlo scrive parole sul giornale, grida la verità a costo di trovarsi negli impicci, lui continua il suo lavoro senza battere ciglio. I due diventano in qualche modo amici, forse perché a Siani fa bene un po' di spensieratezza giovanile dopo il lavoro e Mimì in fondo con i suoi coetanei non ha molto da condividere.
Questa storia è di una delicatezza straordinaria e per me, anche questa volta Lorenzo Marone ha fatto goal. Come sottolinea l'autore questo è un omaggio ad un giovane coraggioso che ha perso la sua vita in nome della verità, un buono che stava impiegando il suo tempo per scoprire e urlare le brutture che si nascondono infide tra le vie apparentemente tranquille della città. Ma purtroppo ha toccato e fatto i nomi delle persone sbagliate, così il 23 settembre 1985 ha ricevuto dieci colpi da due rivoltelle differenti all'interno della sua vettura, proprio sotto casa. Ma Marone non ha voluto scrivere un libro sul famoso giornalista, infatti è un personaggio ricorrente ma non principale, ha scritto una storia Con Giancarlo. Questa è l'estate di Mimì e di come sia cambiata la sua vita dopo l'estate 1985, estate in cui ha ricevuto il suo primo bacio, ha fantasticato per la la prima volta su di un corpo femminile, ha vissuto la malattia del nonno, ha fatto amicizia con un senza tetto tedesco scappato dalle brutture di Berlino, ha conosciuto e trascorso del tempo con Giancarlo, che gli ha fatto amare Vasco, gli ha spiegato che le parole sono importanti e bisogna scriverle, modificarle e non avere paura di esprimere i propri sentimenti e infine ha assistito al suo omicidio proprio mentre si stava avverando un suo grande desiderio il momento più significativo della sua esistenza si è dimostrato quello più terribile.
Marone racconta storie, ci descrivere la signora che all'angolo della strada vende sigarette di contrabbando da non ricordo quanti anni, ci parla di un padre che ha commesso tanti sbagli ma che prova comunque a comprendere la sua famiglia, cercando di regalar loro una normalità che tanto Mimì disprezza, descrive una famiglia composta da sei persone che fatica a condividere uno spazio ristretto, ma che cerca di trasformare il sovraffollamento in goliardia, ci parla di amore, anche se infantile, ma non per questo meno intenso, anzi forse il più doloroso, perchè da ragazzini non si è pronti ad affrontare la sofferenza. Io mi sono emozionata almeno un paio di volte, perchè anche le cose che sembrano superficiali e di poca importanza comunicano molto e trasmettono emozioni, come Sasà, la sua ribellione interiore, il suo odiare il mondo per motivi più che validi, ma espressi nella maniera sbagliata. Infine Lorenzo ci fa capire come il male si possa nascondere all'interno della nostra quotidianità, in maniera subdola, silenziosa, ma così disgraziatamente allo scoperto da apparire perfettamente camuffata senza bisogno di impermeabili o nascondigli segreti, perché la luce del sole a volte è il posto dove nessuno andrebbe a cercare e un potenziale sospettato diventa insospettabile.
E' un romanzo che lascia qualcosa dopo averlo letto. Durante la lettura ho goduto della compagnia dei personaggi e ho vissuto una storia, seduta su di un terrazzo assolato, in compagnia di una tartaruga assonnata ad ascoltare le avventure di Atreiu narrate da un ragazzino fuori dal comune, che vorrebbe vedere il mondo come un adulto, ma viene sorpreso dalle brutture della vita senza preavviso e le lacrime sgorgano abbondanti senza vergogna, su di un visino pallido ed indifeso.
Proprio grazie a questo romanzo ho deciso di approfondire e sono andata a leggere la storia di Siani, e di altri giornalisti morti a causa della camorra. Perché una bella storia fa anche questo, oltre ad intrattenere.
Napoli, Vomero, estate 1985. In quel periodo ci sono i paninari, il Drive In riempie le serate italiane, Fonzie è il mito dei ragazzini e fa battere il cuore delle fanciulle che cantano a squarciagola Like a Virgin e Girls just want to have fun. E' estate, le strade sono piene di ragazzini in momentanea pausa scolastica e proprio davanti ad un palazzo signorile incontriamo Mimì, il dodicenne con la fissa per i super eroi che studia per passione, nomina le razze animali in latino, trascura il suo aspetto perché alla fine tutto il suo tempo lo dedica alla mente e a come farsi notare da Viola. Già Viola, la splendida ragazzina che abita all'ultimo piano del palazzo, benestante, convinta di sé e troppo occupata a farsi notare dal figo di turno per accorgersi di Mimì, il semplice figlio del portinaio. Ma il nostro protagonista ha il cuore pieno d'amore, e nonostante il suo migliore amico Sasà ( un guaglioncello di strada, sguaiato ma fedele all'amicizia), la sorella Bea, nonni e genitori gli dicano di lasciarla perdere, che non è quella giusta, Mimì è convinto che l'amore non si possa comandare e che con la perseveranza otterrà dei risultati.
La verità è che lui di amici non ne ha moltissimi, la sua fissa per i super eroi, i libri con i quali si nutre, la cultura e il suo bizzarro modo di esprimersi gli fanno guadagnare l'etichetta di "strano". Ma nel suo stesso palazzo abita Giancarlo Siani, un giovane giornalista precario che guida una particolare autovettura verde, e che per Mimì diventa un mito, perché Giancarlo scrive parole sul giornale, grida la verità a costo di trovarsi negli impicci, lui continua il suo lavoro senza battere ciglio. I due diventano in qualche modo amici, forse perché a Siani fa bene un po' di spensieratezza giovanile dopo il lavoro e Mimì in fondo con i suoi coetanei non ha molto da condividere.
Questa storia è di una delicatezza straordinaria e per me, anche questa volta Lorenzo Marone ha fatto goal. Come sottolinea l'autore questo è un omaggio ad un giovane coraggioso che ha perso la sua vita in nome della verità, un buono che stava impiegando il suo tempo per scoprire e urlare le brutture che si nascondono infide tra le vie apparentemente tranquille della città. Ma purtroppo ha toccato e fatto i nomi delle persone sbagliate, così il 23 settembre 1985 ha ricevuto dieci colpi da due rivoltelle differenti all'interno della sua vettura, proprio sotto casa. Ma Marone non ha voluto scrivere un libro sul famoso giornalista, infatti è un personaggio ricorrente ma non principale, ha scritto una storia Con Giancarlo. Questa è l'estate di Mimì e di come sia cambiata la sua vita dopo l'estate 1985, estate in cui ha ricevuto il suo primo bacio, ha fantasticato per la la prima volta su di un corpo femminile, ha vissuto la malattia del nonno, ha fatto amicizia con un senza tetto tedesco scappato dalle brutture di Berlino, ha conosciuto e trascorso del tempo con Giancarlo, che gli ha fatto amare Vasco, gli ha spiegato che le parole sono importanti e bisogna scriverle, modificarle e non avere paura di esprimere i propri sentimenti e infine ha assistito al suo omicidio proprio mentre si stava avverando un suo grande desiderio il momento più significativo della sua esistenza si è dimostrato quello più terribile.
Marone racconta storie, ci descrivere la signora che all'angolo della strada vende sigarette di contrabbando da non ricordo quanti anni, ci parla di un padre che ha commesso tanti sbagli ma che prova comunque a comprendere la sua famiglia, cercando di regalar loro una normalità che tanto Mimì disprezza, descrive una famiglia composta da sei persone che fatica a condividere uno spazio ristretto, ma che cerca di trasformare il sovraffollamento in goliardia, ci parla di amore, anche se infantile, ma non per questo meno intenso, anzi forse il più doloroso, perchè da ragazzini non si è pronti ad affrontare la sofferenza. Io mi sono emozionata almeno un paio di volte, perchè anche le cose che sembrano superficiali e di poca importanza comunicano molto e trasmettono emozioni, come Sasà, la sua ribellione interiore, il suo odiare il mondo per motivi più che validi, ma espressi nella maniera sbagliata. Infine Lorenzo ci fa capire come il male si possa nascondere all'interno della nostra quotidianità, in maniera subdola, silenziosa, ma così disgraziatamente allo scoperto da apparire perfettamente camuffata senza bisogno di impermeabili o nascondigli segreti, perché la luce del sole a volte è il posto dove nessuno andrebbe a cercare e un potenziale sospettato diventa insospettabile.
E' un romanzo che lascia qualcosa dopo averlo letto. Durante la lettura ho goduto della compagnia dei personaggi e ho vissuto una storia, seduta su di un terrazzo assolato, in compagnia di una tartaruga assonnata ad ascoltare le avventure di Atreiu narrate da un ragazzino fuori dal comune, che vorrebbe vedere il mondo come un adulto, ma viene sorpreso dalle brutture della vita senza preavviso e le lacrime sgorgano abbondanti senza vergogna, su di un visino pallido ed indifeso.
Proprio grazie a questo romanzo ho deciso di approfondire e sono andata a leggere la storia di Siani, e di altri giornalisti morti a causa della camorra. Perché una bella storia fa anche questo, oltre ad intrattenere.
Ciao, ho "conosciuto" Marone con "Magari domani resto", che mi è piaciuto davvero tanto, e ore sono curiosa di leggere questo suo nuovo romanzo: in realtà non ho letto molte recensioni positive ma mi incuriosisce molto lo stesso... vediamo che effetto mi farà ;-)
RispondiEliminaComplimenti per la tua recensione, davvero molto bella :-)
Ciao Ariel. Innanzi tutto ti ringrazio :-) Boh, so dell'esistenza di recensioni negative, però ho visto che si sono focalizzate sul fatto che Siani sia poco presente. Io invece l'ho letta diversamente questa cosa, anzi, proprio il suo essere una sorta di comparsa mi ha fatto entrare maggiormente nella storia, che è dedicata a lui, ma non è la sua. Però ho anche letto recensioni molto belle, ad esempio quella di Libri in tavola, oppure di "La ragazza che annusava i libri" . Io comunque...te lo consiglio :-) Grazie davvero per essere passata a trovarmi, a presto!
EliminaCome Ariel ho letto anch'io tante recensioni negative, ma di solito non mi lascio influenzare più di tanto, quindi gli darò sicuramente una possibilità, soprattutto perché mi è piaciuta molto la tua recensione. Il tuo è un punto di vista molto interessante .
RispondiEliminaCiao Laura! Ti ringrazio moltissimo. Dagliela una possibilità, a me è piaciuto assai. Fammi sapere :-) aspetto qui!
EliminaCiao Baba lo sto iniziamo in questo momento! Venerdì ci sarà la presentazione del romanzo nella libreria del mio paese quindi non voglio andare impreparata! Ho letto tante recensioni negative ma anche positive ora voglio farmi un 'idea tutta mia poi ti farò sapere!
RispondiEliminaCiao! Ma che bello, ti invidio un po’, non assistito ad una presentazione d’un lorenzo da due anni. Fammi sapere, conto!
EliminaCiao Baba bella, anche io voglio leggere al più presto questo libro, soprattutto dopo la tua recensione! Ultimamente sono un po' incasinata ma conto di riprendermi presto!
RispondiEliminaCiao Nadia :-) mannaggia ultimamente ci stiamo sentendo anche un po' meno...io tra lo studio, il lavoro e tutto il resto...mi sto proprio perdendo. Comunque sì, lo devi leggere assolutamente! Un bacio grande!
Eliminaero molto curiosa perchè questo libro mi ispira ma ancora non mi sono convinta a prenderlo. la tua recensione mi sta facendo cambiare idea! e se vuoi approfondire la storia di siani, guardati FORTAPASC. Film bellissimo sulla sua storia. un bacione!
RispondiEliminahttp://www.audreyinwonderland.it/
Ciao Amrita, io te lo consiglio, moltissimo anche, ma si era capito mi sa! Grazie, segno il film che guarderò sicuramente. Grazie per il consiglio. Ti abbraccio :-)
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