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Recensione - Il mago di Oz di L. Frank Baum

lunedì, febbraio 26, 2018 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Il libro
Il mago di Oz di L. Frak Baum
Editore:Bur Rizzoli| Pagine: 216| Pubblicazione prima: 1900 | Prezzo 8,90€| Trama Qui
Genere: classico per ragazzi
Notizie sull'autore
L. Frank Baum, giornalista, commesso viaggiatore e scrittore, pubblicò questo romanzo nel 1900. Il libro vendette 10 mila copie in due settimane, 90 mila in un anno: un successo che continua anche ai nostri giorni.
Recensione 
Come io sia arrivata a trentacinque anni senza aver letto "Il mago di Oz"...resta semplicemente un mistero. Sono certa che a casa di mia madre esista una qualche versione vintage, molto ingiallita e sopratutto inumidita. Prima di comprarlo, qualche anno fa, ho guardato, scavato, ma senza troppo impegno, così mi sono recata in libreria, perché dopo l'uscita del film prodotto dalla Disney, "Il grande e potente Oz" che vede come protagonisti i meravigliosi James Franco, Rachel Weisz e Michelle Williams, non ho potuto fare a meno di acquistare il celebre libro dal quale ha preso spunto questo lungometraggio. Come spesso accade però...è rimasto lì, in attesa di tempi propizi e di ispirazione.

Sempre complice una sfida di lettura, ho deciso di cimentarmi in questa lettura, in compagnia della mia - a volte - dolce figlioletta, e mentre io ero intenta a narrare a voce alta le avventure di Dorothy e Toto, lei semplicemente illustrava ciò che più le rimaneva impresso. E' stato un modo delizioso di affrontare questa storia avvincente, all'avanguardia e ricca di significato.
Credo che un po' tutti, anche non avendo mai preso il libro in mano conoscano pressapoco la trama: una ragazzina orfana che vive presso la fattoria degli zii in Kansas viene trasportata a causa di un ciclone in questo mondo strano e magico, abitato da personaggi stravaganti, streghe cattive, fate bellissime, personaggi di porcellana e sopratutto da un Grandissimo e Terribile mago: Oz.
La bambina non sa proprio da che parte cominciare per trovare la via di casa, così chiede aiuto ai personaggi che incontra sulla via, che le spiegano l'unico modo possibile: deve recarsi al cospetto del mago e chiedere il suo generoso aiuto. La bambina, molto scoraggiata, inizia il suo cammino e strada facendo incontra tre personaggi importantissimi: lo Spaventapasseri senza cervello, Il Boscaiolo di latta senza cuore e il Leone Codardo. E si parte, senza indugio alcuno e con tanta voglia ognuno di vedere i propri desideri esauditi.
Spesso i classici per ragazzi non regalano un biglietto per le stelle, alcune volte troppo lontani dalla vita di oggi, non riescono a donarmi emozioni di alto livello. Ad esempio mi è capitato con Salgari, del quale non ho apprezzato  "I pirati della Malesia", scritto nel lontano 1896.
Tutt'altra cosa invece mi è capitata con il Mago di Oz. Temevo che trattandosi di un romanzo un po' fantastico e un po' avventuroso, potesse in qualche modo annoiarmi o non aprirmi la porta per entrare pienamente nella storia. Non è stato così. L'ho trovata una lettura deliziosa, senza tempo, all'avanguardia, un romanzo precursore. La fedeltà che si dimostrano reciprocamente i personaggi durante tutta l'avventura è di grande insegnamento, senza essere necessariamente irreale. Quando lo Spaventapasseri rimane intrappolato nel fiume, gli amici provano a salvarlo invano, ma poi riprendono il loro viaggio sperando di incontrare qualcuno che possa aiutarli. Dove invece è possibile si difendono senza indugio, ognuno utilizzando le armi messe a disposizione da madre natura. Anche il perdono è un tema toccato all'interno delle pagine, come il saper accettare i propri limiti, il rispetto per il diverso, ma sopratutto insegna che l'autostima è fondamentale per affrontare la vita al meglio. Mia figlia non ha compreso tutto, dalle labbra uscivano almeno dieci domande al minuto, proprio per questo la lettura è andata per le lunghe, ma l'avventura le è piaciuta moltissimo, sopratutto la parte più fantastica, quando i personaggi sono stati trasportati dalle scimmie volanti o quando la Strega dell'Ovest ha fatto una brutta fine.
Perché leggerlo? Innanzi tutto perché fa parte della storia della letteratura per ragazzi e credo che un lettore dovrebbe pian piano colmare le proprie lacune, dove presenti, senza mettersi fretta, ma per comprendere quanto sia mutato il modo di narrare, quanto invece per certi versi sia rimasto simile. Poi si parla di regnanti buoni, altri cattivi, addirittura bonariamente si fa riferimento ad un governatore fantoccio (parlando dello Spaventapasseri). Spunti di riflessione, tremendamente attuali. Quando poi si arriva al ciarlatano...il top. Ma questi sono i pensieri di una donna adulta, un bambino invece ci vede tutt'altro e  questa è proprio la parte straordinaria di questo romanzo, pubblicato nel 1900 e venduto e ristampato ancora oggi, dopo centodiciotto anni.
Niente voto, niente punti forti o punti deboli, ma solo una recensione in parte riflessiva, su di un racconto lungo che ha fatto storia.







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6 commenti:

  1. Adoro Il Mago di Oz! Il primo approccio con questa storia l'ho avuto con i Raccontastorie quando ero poco più grande di tua figlia... e l'ho letto più volte nel corso degli anni. Hai proprio ragione, è una storia senza tempo che tutti dovrebbero leggere.

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    1. Sì, magnifico Nadia! Mi sono emozionata e mi è proprio piaciuto moltissimo. Proprio ieri sera ho guardato il cartone animato, anche se è basato sul seguito e non sul libro stesso purtroppo!

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  2. Ecco, ai miei tempi (sigh... parlo come una vecchia ma ormai mi tocca!) esisteva il cartone animato che io adoravo. Il libro no, non l'ho mai letto e dalle tue parole credo che potrei proporlo a mio figlio per la nostra prossima lettura!! :)

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    1. Noo io invece non ricordo proprio il cartone animato. Isotta si è divertita, chissà se a Jago piacerà :-)

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  3. Che meraviglia ci credi che ho visto film, cartoni ma il libro ancora mi manca? Prima o poi insieme a Mary Poppins sarà una mia lettura :-)

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    1. Sonia!!! Bello. bello. Anche io voglio leggere MAry Poppins e anche Piccole donne :-)

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