AAA...Autori Emergenti,

AAA...Autori Emergenti + Recensione

lunedì, febbraio 15, 2016 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno miei cari come state? Ed è di nuovo lunedì, uno di quelli terribilmente noiosi e lenti, uno di quelli in cui si vorrebbe scappare e andare alle Maldive, insomma se non si fosse capito sto facendo un po' fatica ad ingranare. No, non me lo chiedete, non ho festeggiato San Valentino, non lo sopporto molto, tutte quelle smancerie tutte insieme mi alzano la glicemia.
Oggi vi parlerò di un autore Napoletano, Alberto Corbino e di un libro che vi presentai lo scorso mese. Ecco, l'ho letto e vi scrivo il mio commento!!




Titolo: Questo è un bel libro
Autore: Alberto Corbino
Casa Editrice: Iemme Edizioni
Pagine: 264
Prezzo: 9,90€
Pubblicazione: Novembre 2015

Dove comprarlo:
Mondadori Store
Amazon
Ibs

VOTO:



Sinossi: 
La storia di Tano, Momo e Froid: nord e sud e poi tanto sud, che si incrociano dalla prima adolescenza all'ultimo addio trent'anni dopo, cervello e anima attorcigliati da un filo sottilissimo che è seta e acciaio insieme. Il primo vero romanzo di Alberto Corbino, il primo in cui si sorride e si ride con lacrime e a cento denti, il primo libro scritto solo col cuore a guidare la penna, perché quando si parla di amicizia non c'è altro modo per farlo.

L'autore:
Alberto Corbino, Napoli 1969, laureato in Scienze Politiche Internazionali, un dottorato in Geografia
umana a Padova, coltiva una passione non corrisposta
per l’America Latina e il Mediterraneo. Vive e lavora tra Napoli, Roma e Sorrento, occupandosi di teoria e pratiche di buonaeconomia.
Ha pubblicato il romanzo breve Manguste Metropolitane (Avagliano Editore, 1996) e la raccolta di racconti Il Mare che non scappa (Arte Tipografica, 2001). Ai suoi racconti è dedicato il blog Ventanillas.










Un libro dal titolo superbo ed esuberante, un autore dal carattere solare e sicuro di sè, un messaggio sulla pagina Facebook ed il gioco è fatto.
Alberto mi ha contattata qualche tempo fa cercando di incuriosirmi, il suo buon umore e la sua positività mi hanno colpita, ma sopratutto ha giocato un ruolo in prima linea la sua dose di positività, che per una persona tendenzialmente negativa come me è manna dal cielo.
Devo ammettere che il tutolo del suo romanzo mi aveva inizialmente disarmato, mi era parso un po' sopra le righe, ma durante la lettura ho scoperto il motivo di questa singolare scelta e visto che si cita Mandela...non ho potuto che apprezzare sorridendo.
Questa è la storia di un'amicizia, quella tra Tano - si, lui si chiama proprio così, Tano Gutta - e Froid - no, questo è un soprannome, forse il più azzeccato della storia, ma comunque un nomignolo - .
E' la storia dell'amore per i libri. storia di lealtà, di coraggio, di costanza, di donne, di studi ed esperimenti.
Froid e Tano sono amici da quasi tutta la vita, hanno frequentato lo stesso liceo e hanno scoperto le bellezze dei libri e delle donne insieme, come fratelli. Hanno trascorso i loro pomeriggi  a leggere romanzi che hanno fatto la storia della letteratura come Ray Bradbury, George Orwell e molti autori ancora più classici e hanno passato le mattinate ad osservare le femmine e ad escogitare piano d'attacco.
Hanno scoperto, sempre insieme,  il potere del libro e l'autore lo descrive con queste parole:

"perchè tra il libro e chi lo legge deve succedere qualche cosa: la carta e l'inchiostro sono solo il tramite in cui due menti, quella del lettore e quella dello scrittore, si sintonizzano. Lo scrittore guida il lettore, lo seduce, lo porta dove vuole, in un labirinto di emozioni di cui solo lui conosce l'uscita, il gran finale, e il lettore ne è consapevole e si lascia assorbire dal libro, ma proprio fisicamente, ci entra dentro."

 Ma dentro questo romanzo c'è di più, c'è una storia di rispetto e fiducia, un uomo che ha bisogno di un altro uomo per risolvere un mistero, e a chi chiedere se non ad un amico competente? Tano voleva fare il giornalaio, ma la sua famiglia lo considerava un lavoro troppo misero, così ha fatto il giornalista, poichè i nomi, in fondo, erano simili, e poi sempre  levatacce  si devono fare, in entrambi i mestieri!!
Momo, la fidanzata di Froid, è scomparsa, così quest'ultimo chiede a Tano di cercarla, di metetrsi sulle sue tracce.
Questo libro è un viaggio, tra presente e passato, tra ricordi e fatti appena accaduti e tutta questa vicenda è narrata all'interno di un Bel Libro.
Alberto Corbino imbeve il suo pennino nell'inchiostro mescolato all'ironia, tipica dei napoletani - che a me piacciono tantissimo - e proprio grazie alla sua scrittura il lettore potrà sorridere innumerevoli volte, grazie al nonno più "puttaniere" del mondo (ma con sangue blu che scorre nelle vene), che ha conquistato tutta la mia simpatia.


Cosa ho maggiormente apprezzato:
  • Lo stile decisamente ironico dell'autore, come ormai saprete, io adoro chi riesce a farmi sorridere.
  • L'autore racconta una storia, anzi due. La storia di Tano e quella della ricerca di Momo. Ho apprezzato sopratutto la prima.
  • Come vi ho detto prima, Nonno Gutta e zia Ondina la spilorcia sono veramente forti!!
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Ammetto che se non mi fosse stato proposto da Alberto, non avrei mai preso in considerazione questo volume, purtroppo la copertina non attira e l'occhio...vuole la sua parte.
  • Alcuni passaggi sono un po' troppo approfonditi e risultano  lenti all'interno della storia. Non sono molti, ma di tanto in tanto si presentano.
Alla prossima...

Salvia

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5 commenti:

  1. La copertina in effetti è bruttina... però sei riuscita a incuriosirmi! un abbraccio! :-)

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  2. sai che non l'avevo mai sentito questo libro? me lo segno, mi sembra molto interessante!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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  3. Un libro che parla di libri e soprattutto dell'amore per essi non può che suscitare il mio interesse, se poi c'è anche un giallo che fa da sfondo meglio ancora ;) Me lo annoto :)

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