Piemme,

Recensione: "Questa notte parlami dell'Africa" di A. Soresina

sabato, dicembre 19, 2015 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Buongiorno a tutti ragazzi, come state? Oggi vi presento un libro che ho apprezzato piano piano, non è stato amore a prima vista, ma ho imparato a volergli bene strada facendo. Un romanzo basato su storie realmente accadute, romanzate ma reali, tanto che, Nuri esiste davvero. Aspettatevi pure un romanzo crudo, che strappa indignazione e qualche lacrima. 




VOTO: 

Titolo: Questa notte parlami dell'Africa
Autore: Alessandra Soresina
Casa Editrice: Piemme
Pagine: 310
Prezzo: 16,50€
Pubblicazione: 2 giugno  2015



Notizie sull'autrice: 
Nata a Milano nel 1973, biologa, scrittrice e fotografa, si occupa da anni dello studio dei leoni e della conservazione di grossi mammiferi africani. Nel 2000, dopo la laurea in scienze biologiche,  inizia la sua attività di ricercatrice in Africa. E' una delle poche donne che lavora come guida per troupe televisive e fotografi, e  d'inverno è maestra di sci sulle Dolomiti, attività che le consente di finanziare in parte i suoi progetti. Collabora con televisioni italiane e straniere e con le principali riviste naturalistiche. Dal 2013 è Expert Membre di AIEA (Associazione Italiana Esperti d'Africa). Finalista al concorso internazionale Veolia Wildlife Photographer of the Year (2007 - 2008) , le sue fotografie sono state esposte in svariate mostre. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo "A piedi nudi" (Pendragon), finalista del premio letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima, e nel 2008 il libro fotografico "Un giorno da leoni" (Piemme).







Emma e Nuri, due donne, due vite, due mondi, due culture, due tradizioni, due età, due caratteri, due famiglie, due possibilità, due religioni, due abitudini, due stili, due tutto.
Emma è italiana, vive in un appartamento moderno e lussuoso, è un avvocato di successo, è sposata con un uomo attraente che conosce da sempre e la sua vita sembra perfetta così come la leggiamo.
Nuri abita in Africa, in Tanzania, ha poco più di vent'anni, la madre è una Masai e il padre è indiano. Sono una famiglia devota ad Allah e Nuri non può uscire se non accompagnata, non mangia al tavolo degli uomini, aspetta un matrimonio combinato, non può leggere se non il Corano, non può uscire con le amiche ed è "tagliata".
Cosa hanno in comune queste donne? Niente, in apparenza. Più di quello che potremmo immaginare, in realtà.
Alessandra Soresina ci racconta una delle tante storie che ha toccato con mano durante la sua permanenza in Africa, una terra che mi ha fatto innamorare nel 2010 e che non riesco più a togliermi dal cuore. Alessandra ci racconta la fuga dall'ordinarietà, che ci costringe a non provare più emozioni forti, ci tappa la bocca quando vorremmo urlare di gioia, non ci fa saltellare per la strada al seguito di una bella notizia, ci obbliga a rispettare rigidi orari per non perdere il posto di lavoro.
Quante persone scappano da tutto questo? Non lo so. Quante segretamente vorrebbero togliersi la cravatta e scappare a gambe levate verso una libertà che siamo convinti di avere ma che in realtà ci è negata a causa del troppo rigore all'interno del quale siamo intrappolati?? Tantissimi.
Emma il coraggio lo trova, all'interno di una chiesa, in un giorno come un altro. Molla tutto e va. Marito, bella casa,lavoro pazzesco, città alla moda, gli amici dell'aperitivo, le sicurezze, gli abiti firmati.
Anche Nuri vorrebbe scappare, ma ancora non è pronta. Nonostante abiti in luogo selvaggio e invidiabile, anche lei è prigioniera delle proprie tradizioni. Inconsciamente si ribella, sopratutto dopo aver incontrato in biblioteca una bianca, con gli occhiali da sole che le nascondono gli occhi, ma tutto il resto scoperto. Dov'è la differenza? Ognuno si cela dietro a qualche cosa, dipende dalla cultura e da come le persone vengono educate.
Lo stesso "taglio", che è brutale, schifoso, primitivo e chi più ne ha ne metta, viene vissuto come una conquista, perchè questo è stato inculcato in quelle testoline.

Io sono una persona molto quadrata, e ho delle idee ben precise che difendo con i denti, ma leggere questo romanzo mi ha sconvolta e alo stesso tempo mi ha fatto vedere le cose da un'altra prospettiva. Non me lo aspettavo, credevo fosse una storia "Ordinaria" quella raccontata dall'autrice, un romanzo normale, invece è molto di più, è complesso, tratta temi molto molto delicati e ci mostra il davanti e il dietro della medaglia.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • Il punto di vista alternato, prima Emma poi Nuri, mi ha fatto entrar meglio nella storia, ma sopratutto mi ha fatto capire le differenze, le mentalità e le tradizioni, che raccontate da un unico narratore non avrebbero reso così bene l'idea.
  • L'autrice in qualche modo ci fa sognare l'Africa, ma poi la smonta. Il bracconaggio, le difficoltà politiche, la corruzione, alcune usanze decisamente barbare. Ci regala il bello e il brutto, una visione completa e onesta.
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Forse, lo ammetto, mi ha infastidito il modo in cui Emma ha mollato tutto, con egoismo se vogliamo, escludendo completamente i marito, che a suo modo prova ad approcciarsi alle scelte di sua moglie, andando a trovarla, ma scoprendo di avere davanti un muro. Ecco, in questo caso la sua libertà ha ferito un altro, la sua felicità a discapito di quella di un'altra persona, ma non una  a caso, Quella Persona - nella buona e nella cattiva sorte...ecc - . Non sono bacchettona eh... solo magari se mio marito domani mattina mi dicesse che parte e mi molla qui, su due piedi, diciamo che non ci rimango proprio benissimo ecco.
Alla prossima,

Salvia


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8 commenti:

  1. Io sono una di quelle persone che gioisce e saltella, cerca di rispettare ciò che ha e prendersi cura della vita che è preziosa....ma che vorrebbe liberarsi dalla prigionia a cui è destinata...la libertà della mente purtroppo è irraggiungibile e anche quella del corpo...hai scritto una recensione che fa riflettere su due realtà diverse, ma fondamentalmente uguali, una lettura da tenere in considerazione. Un abbraccio

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    1. Grazie Cuore,ho preso questo libro senza aspettative e ho trovato un libro scritto in maniera leggera ma in alcuni momenti...tosto. di quelli non eclatanti, ma di quelli che ti portano alla riflessione senza troppi pubblicità. Mi ha fatto piacere. Un abbraccio a te.

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  2. Che bella recensione.. a me piacciono molto i libri che trattano questo genere, ne ho letti diversi, alcuni basati su storie vere come "Suad. Bruciata viva" oppure "L'infedele" e poi come dimenticare "Mille splendidi soli".. Tutti libri che parlano delle donne imprigionate in culture meschine, maschiliste, in cui vengono considerate meno di un animale.. è vero sono temi troppo delicati, che non riusciamo davvero a comprendere proprio per la diversità della nostra cultura e mentalità, ma mi piace il paragone e in un certo senso la "somiglianza" presente in questa storia tra queste due donne appartenenti a mondi diversi. Sarebbe un punto di vista diverso, che è mancato nei libri che ho letto finora su questo tema.. Lo annoto sulla mia wishlist ;)

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    1. Grazie!!! Io è il primo che leggo di questo genere, di solito tendo a scappare un po' perché altrimenti mi arrabbio, mentre per me la lettura è sopratutto relax mentale. Ma devo ammettere che mi ha fatto piacere scoprire qualche cosa di diverso dal solito ( per me)
      Io non ho letto quelli che mi hai scritto sopra, quindi non saprei fare paragoni, ma tu segnalo!!!! Un abbraccio

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  3. non conoscevo questo libro, recensione davvero molto interessante!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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  4. Stupenda recensione Salvia!
    Avevo già visto questo libro ed era nella mia lista... ora però sono più che mai decisa a leggerlo il prima possibile!

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    1. Oh Grazie!!! Spero davvero che ti piacerà, mi raccomando fammi sapere!

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