Ti consiglio un libro #3: il cui titolo ricordi una canzone




Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (SalviaLa LibridinosaUn libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana abbiamo pensato di scegliere un libro il cui titolo rievochi una canzone. Io ne ho scelto uno, senza nemmeno farmi sfiorare da un dubbio!




Titolo: Se mi vuoi bene
Autore: Fausto Brizzi
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 260
Prezzo: 18,00€


La mia recensione: Qui










Ohhh questo è un argomento con i fiocchi...complicato direi, ma dobbiamo ringraziare la Dany, per la sua fervida fantasia :-).
Mi sono impegnata, ho aperto tutti i cassettini della memoria ed è venuto fuori un libro che consiglierò al mondo "Se mi vuoi bene" di Brizzi e l'ho abbinato ad una canzone di Riccardo Cocciante "Se stiamo insieme".
Perchè? A parte il se iniziale non c'è niente altro nel titolo, ma non appena mi è apparsa davanti la cover è arrivata l'illuminazione.
Nella canzone del grande cantante ricciolino, tutto è messo in dubbio, una storia d'amore travagliata, litigi, incomprensioni, ...se stiamo insieme ci sarà un perchè e  vorrei riscoprirlo stasera...
Una vita libera, a rimirare paesaggi immensi e poi una donna che lo ha legato a discussioni sterili, che lui non può sopportare.
Anche la vita di Diego è tutta un se e un ma, un quesito a cui non riesce a dare risposta, mentre a Coccianate manca la sua donna, al nostro protagonista manca se stesso. Un avvocato in carriera a cui nulla è mancato e che ad un certo punto si ritrova a vivere una vita che non sente più sua, un mondo che gli sta stretto, come il cinque sta nel quattro.



Ok ok...Brizzi tratta un argomento serio in maniera dolce, ma sopratutto alla mano, strappandoci un sorriso, mentre Cocciante ci regala una bella mazzata dietro alle orecchie, ma è un grande cantautore e io l'ho voluto affiancare ad un bellissimo romanzo!

Che ne dite di andare a sbirciare gli altri consigli? Dalla Libridinosa, La Biblioteca di Eliza e Un libro per amico .

Alla prossima :-)

Salvia

Recensione: "La casa dei cani fantasma" di A. Stratton


Carissimi buonasera, che dirvi...stanno sudando persino le mie unghie (mannaggia così si disidratano ed è una tragedia) , la mia pressione ha raggiunto i minimi storici, il lavoro in negozio sembra più impegnativo che mai, ,ma io non demordo e nonostante siano le 19.30...vi posto questa recensione, e anzi, devo ringraziare la Mondadori per avermi permesso di leggere questo thriller per ragazzi molto d'impatto. Vi lascio al mio pensiero.










Titolo: La casa dei cani fantasma
Autore: Alan Stratton
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 253
Prezzo: 17,00€
Genere: Thriller per ragazzi
Pubblicazione: luglio 2015

Sinossi: Qui sito Mondadori 

NOTIZIE SULL'AUTORE:
Di origini canadesi, ha vissuto negli Stati Uniti per poi tornare nella sua terra d'origine. È sceneggiatore oltre che scrittore, e i suoi libri sono pubblicati in numerosi paesi.


VOTO:


COMMENTO:

Cameron è un ragazzino adorabile, forse non per sua madre, ma se fosse mio figlio lo amerei: Arguto, curioso, intelligente, prudente, abbastanza giudizioso; certo, probabilmente la sua fantasia vola un po' troppo in alto...ma con una madre che scappa per tutto il paese non è semplice "essere normali" se hai tredici anni e la voglia di piantar radici.
Però partiamo dal principio: la mamma di Cameron è una giovane donna con un passato matrimoniale un po' turbolento, tormentata dal marito ossessivo e geloso, ha deciso di prendere suo figlio e scappare, tirare una riga sulla sua esperienza e proseguire la sua vita lontano da ricordi dolorosi e opprimenti. 
Cameron però deve fare la sua parte, non può svelare a nessuno i dettagli della sua vita, non può avere un profilo su Facebook, non può utilizzare un cellulare se non per chiamare sua madre, non gli è consentito effettuare telefonate da apparecchi fissi, ma sopratutto bisogna fingere che vada tutto bene e avere la valigia sempre pronta.
Se il caro Babbo fosse appostato dietro alla porta? Se si nascondesse in un'auto e fosse pronto a rapirli?
E così scappano per l'ennesima volta, in una fattoria isolata, in un paese sperduto dal nome inquietante.
Tanti dubbi però si insinuano come tarli nella testa di Cameron: e se papà volesse tanto bene a mamma e lei si fosse inventata tutto solo perché stufa di quell'uomo accecato dall'amore e dalla gelosia? E se la vita con papà fosse migliore? E se la sua genitrice fosse semplicemente una pazza visionaria? 
Tante domande che sono destinate  a rimanere senza risposta, un ragazzo di soli tredici anni che deve combattere in silenzio per scoprire una verità sulla sua nuova casa e contemporaneamente sul suo passato.

Un Thriller, finalmente un thriller che si rispetti, in grado di mettere ansia, incutere timore, nonostante sia solo per ragazzi, ma sopratutto il signor Stratton ha deciso di toccare un argomento molto attuale purtroppo: lo stalking. Quante donne hanno chiesto aiuto e non hanno ricevuto  risposte? Quante insieme ai loro figli si sono ritrovate come topi in trappola? Tante, troppe. Lo stalker tendenzialmente è furbo, solo la vittima conosce la sua vera natura, per tutti gli altri è un santo e la compagna una creatura spregevole, magari fedifraga, un madre disattenta e lui il solo e l'unico in grado di salvare la famiglia. La vittima è sola in un battibaleno, denigrata dagli altri, non ha nemmeno più voglia di confidarsi perché tanto nessuno crederebbe alle sue parole e nella peggiore delle ipotesi viene additata come pazza visionaria.

Sono una donna e sono felice che un essere umano di genere maschile abbia deciso di scrivere una storia per ragazzi toccando proprio questo tasto. Bisogna imparare ad ascoltare, a porgere una mano e sopratutto a non giudicare soffermandosi alle apparenze.

Cosa ho maggiormente apprezzato:
  • La tensione che mi ha provocato questa storia nonostante la scrittura semplice.
  • La capacità dell'autore di trattare due storie parallele all'interno dello stesso romanzo: la fuga dal padre e le ricerche sugli abitanti dell'attuale abitazione.
  • Come ho ampiamente motivato, il tema trattato, quello dello stalking.
  • Mi è piaciuto il dubbio, che fino alla fine non se ne è andato: stalking ok, ma alla fine è tutto vero o solo il frutto di una mente visionaria?
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Mi rendo conto che questo libro sia destinato a ragazzi tra i dodici e i quindici anni, però la semplicità del lessico e della sintassi mi ha un po' frenata quando è arrivato il momento di assegnare il voto. Purtroppo questo è l'unico aspetto che allontana il romanzo dal 5.  
Allora?? Siete pronti a cercare a scovare la verità? 

Salvia


Un bastimento carico di....LIBRI - spassionati consigli libreschi per le vostre vacanze - #1 Autori Italiani

Oggi questa rubrica è dedicata proprio agli autori italiani!!!



Proprio ieri sera, durante una delle tante notti insonni causate dal caldo umido piemontese, stavo riflettendo su quali libri porterò in vacanza con me.
Sicuramente letture non troppo impegnative, dopo aver girato come una trottola per paeselli medievali francesi, non credo che riuscirei a dedicarmi a romanzi troppo impegnativi.
Allora mi sono detta: perchè non creare una piccola rubrica con dei consigli? Dividerò le "puntate" per genere, e oggi è il turno degli Autori Italiani.
Da un anno a questa parte ho scoperto il piacere di andare alla ricerca dell'"Autore a Km zero", tra gli scaffali nelle librerie nostrane, tra un Oscar e l'altro, si celano delle chicche notevoli, solo che  volte non riusciamo a scovarle.

Oggi vi consiglierò qualche romanzo più o meno famoso, che ha lasciato un segno nella mia memoria e nel mio cuore.




Titolo: Zia Antonia sapeva di Menta
Autore: Andrea Vitali
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 154
Prezzo: 13,90

La mia recensione: Qui

Da mettere in valigia perchè... Ironico e Irriverente, Vitali mi ha regalato un paio d'ore di divertimento in compagnia di personaggi Bellanesi che mi hanno molto ricordato i miei compaesani. Uno dei romanzi che preferisco del caro Dottor Andrea.








Titolo: Viola Vertigini e Vaniglia
Autore: Monica Coppola
Casa Editrice: Book Salad
Pagine: 270
Prezzo: 14,00€

La mia recensione: Qui


Da mettere in valigia perchè...Viola è una di noi, la ragazza della porta accanto che indossa le Coverse rigorosamente fucsia e jeans casual, una ragazza con la testa piena di sogni e il cuore colmo di speranza, una giovane donna caparbia e testarda. Un romanzo ambientato nella mia Torino, adatto alle "femmine modello Alfa" che nonostante il carattere tosto non hanno rinunciato alla propria femminilità.






Titolo: La tentazione di essere felici
Autore: Lorenzo Marone
Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 268
Prezzo: 14,90€

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Da mettere in valigia perchè... Cesare è un vecchio scorbutico, asociale ed egoista, ma come spesso accade, l'apparenza inganna. Questa volta no. Il protagonista è davvero così, ma la sua consapevolezza è disarmate, e in fondo dei lati buoni si nascondono all'interno di quel corpo rugoso. Amerete quel vecchio brontolone, la lista dei "mi piace", i bicchierini di troppo nonostante il medico abbia detto no, le sigarette fumate di nascosto - ma poi...da chi? - . Una Napoli reale, vista da una diversa prospettiva. Da leggere, assolutamente.




Titolo: Volevo solo una vita tranquilla!
Autore: Anna Talò
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 192
Prezzo: 14,90€


Da mettere in valigia perchè...è la storia movimentata di una blogger, che nella vita scrive manuali di auto-aiuto. La classica donna bellina ma non troppo, gentile se proprio non ne può fare a meno, quella che esce di casa solo per fare la spesa, quel genere di fanciulla che degli uomini può fare a meno. Finchè un giorno... Comico, con un tocco di giallo - ma non troppo perchè non ci scappa il morto - , una penna non molto conosciuta ma che vale la pena di leggere e in vacanza è perfetto! La mia recensione a breve.





Titolo: Parlo d'amor con me
Autore: Paola calvetti
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 126
Prezzo: 10,00€

La mia recensione: qui

Da mettere in valigia perchè... la Calvetti scrive in maniera incantevole, grazie a questo breve romanzo mi sono procurata tutti gli altri. La Giuseppe Verdi è una casa di riposo per musicisti e cantanti in pensione e Ada una semplice donna di servizio, ma grazie alla sua curiosità scopriremo le storie vere degli ospiti di questa residenza e qualche lacrima di commozione sgorgherà sulle nostre guance.





Titolo: L'Allieva
Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 368
Prezzo: 18,60€

Sinossi: qui

Da mettere in valigia perchè... la specializzanda Allevi è una pasticciona, ma talmente casinista da risultare simpatica. Lei ama la medicina legale, ma è un amore non corrisposto purtroppo. Non sembra per niente portata, perchè le mancano le qualità di base: puntualità, precisione, voglia...
Un romanzo che molti hanno detestato proprio a causa della fascetta che riportava la dicitura: "la nuova Key Scarpetta". Niente di più sbagliato, è un romanzo rosa, sfumato di giallo, due tinte che sembrerebbero prendersi a pugni, ma la Gazzola ci convincerà che invece sono fatte per stare insieme.




Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 262
Prezzo: 16,00€

La mia recensione: qui

Da mettere in valigia perchè... siete mai stati invitati ad un matrimonio del sud? Luca Bianchini ci delizia con questa storia ambientata in Puglia, per la precisione a Polignano, dove non mancheranno sorrisi e qualche lacrima. I personaggi diventeranno in men che non si dica, gli amici di sempre, e ne diventeremo dipendenti, tanto da correre a comprare "La cena di Natale" per scoprire cosa sia successo DOPO. In questo momento stanno girando un film, così la nostra curiosità verrà appagata a 360°!! 





Titolo: Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Casa Editrice: Guanda . economica Tea - 
Pagine: 289
Prezzo: 9,00€

La mia recensione: qui

Da mettere in valigia perchè... Il Borgo è il Borgo, un centro storico di tutto rispetto, con tanto di mura di cinta e fantasma annesso. Questa è proprio la storia di un centro storico un po' abbandonato e della sua ripresa. Gli abitanti sono folcloristici, le sorelle Mariolina e Marietta, il costruttore Ruggero, Belinda e la sua latteria, ma a me è rimasta nel cuore zia Letizia e la sua passione per il GM, subito dopo il caro defunto Francesco, sia chiaro! Un'autrice che ha fatto dell'ironia la chiave del suo successo, un romanzo scritto con uno stile ricercato, ma che si legge in un attimo. Da comprare, per forza!! 

Che ne dite, vi ho messo un po' di curiosità? Avete già letto questi libri? Spero che ne leggiate almeno uno, perchè sono convinta che ne valga la pena.
Alla prossima,

Salvia

Recensione: "Mistero alla Villa del Lieto Tramonto" di M. Lindgren

Buongiorno lettori disperati, come state? Io benissimo, sopratutto dopo aver letto a giugno un libro ambientato in Finlandia, non potete capire, mi è quasi sembrato di percepire  freddo fresco, ma mi rendo conto di essere stata suggestionata. Bando alle ciance, vi starete chiedendo il perché di questa recensione? Ehhh, le vecchiette, la casa di riposo, la cover, il mistero, ecco vorrei trascorrere la mia vecchiaia, il più in là possibile, grazie, in un posto del genere insieme alle mie LGS, proprio per questo devo ringraziare la Casa Editrice Sonzogno per aver assecondato i miei capricci!!

Ecco la mia recensione in anteprima!!!






Titolo: Mistero a Villa del Lieto Tramonto
Autore: Minna Lindgren
Casa Editrice: Sonzogno
Pagine: 284
Prezzo: 16,50€
Pubblicazione: 2 luglio 2015

Sinossi: Qui sul sito Sonzogno

Notizie sull'autrice:
Minna Lindgren, giornalista, melomane, vive a Helsinki. Mistero a Villa del Lieto Tramonto, primo di una trilogia, è il suo romanzo d'esordio, tradotto in molti paesi tra cui Germania, Inghilterra, Francia, Stati Uniti. L'adattamento per il cinema della serie sarà firmato dal regista finlandese Neil Hardwick.



VOTO:



COMMENTO:

Un bel giorno è arrivata una e-mail da parte di Valentina, all'interno della quale si nascondeva la presentazione in anteprima di questo romanzo: un mistery particolare, ambientato in una casa di riposo finlandese abitata da personaggi di tutto rispetto. C'è un morto, ma non un anziano residente - perché fin qui potrebbe non esserci nulla di strano - ma un giovane ammaliatore di vecchine (pace all'anima sua) che lavorava all'interno delle cucine. Come ha fatto a passare a miglior vita, dato che a prima vista sembrava di sana e robusta costituzione? Mistero. Per Irma, Siiri e Anna-Liisa è un bel grattacapo da risolvere, perché i giovani non cadono così come mosche, mentre i vecchi fanno la muffa.

Mi sono divertita, non posso dire altro. Dopo poche pagine mi è sembrato di avere sotto al naso la versione femminile degli ottuagenari del bar lume, solo, questa volta, in gonnella.
Irma, la più irriverente, colei che beve e fuma perché glielo ha detto il medico e la sua ultima figlia è l'unica a non essere "capitata", Siiri la sua migliore amica, debole di cuore ma tenace, infine Anna-Liisa, la prof in pensione, la pignola che mette perennemente i puntini sulle i, colei che rilegge i libri anche tre volte, con la scusa che la sua memoria vacilla.
Tre signore ricche di ironia, e voglia di vivere, che prendono in giro se stesse e gli altri; battute che si susseguono come in uno dei migliori sketch televisivi degli anni ottanta e un'ambientazione del tutto particolare.

Mi sono anche rattristata però, perché nonostante la penna divertente, ho potuto riflettere sulla condizione degli anziani, e credetemi, fa pensare. Già, perché prima di tutto si tende a trattare una persona over ottanta come un bambino sdentato che da poco ha superato la fase della suzione, peccato che sia sopravvissuto ad almeno una guerra mondiale e con la sua esperienza si potrebbe scrivere almeno un manuale di auto-aiuto; poi purtroppo, se un anziano racconta qualche cosa di anomalo, non gli si crede, troppa immaginazione, forse le medicine per la pressione fanno brutti scherzi o più semplicemente comincia a soffrire di demenza senile, perché a novant'anni è possibile, per la miseria!
Poi ci sono le accoglienti case di riposo, lo scarico di coscienza, i figli che vanno in visita una volta al mese e per le feste consacrate. Il residente si ritrova impacchettato, trasportato su di una carrozzella e impasticcato, privato di casa propria, perché i figli non possono più badare a lui. - scusate, divagazione personale -.

Ecco, tutto questo viene raccontato in maniera simpatica da un'autrice che sono già certa di amare, perchè spesso con il sorriso si esprimono i concetti più difficili, quindi stop agli scherzi, e care mie LGS, in casa di riposo io non ci voglio andare, né con voi né con nessun altro!

Ah dimenticavo...all'interno della Villa c'è un vero e proprio caso da risolvere, anzi forse più di uno e saranno proprio le vecchiette a prendere l'iniziativa.
Questo è il primo romanzo di una trilogia e a breve un regista finlandese trasformerà le pagine in una serie cinematografica che spero venga esportata fino a qui. 


Cosa ho maggiormente apprezzato:


  • La cover, tanto per cambiare la Casa Editrice Sonzogno ci regala delle copertine da collezione.
  • le tre donnine sono spettacolari, non è possibile non amarle: caparbie, ficcanaso, un po' svampite, non disdegnano un bel bicchiere di vino rosso e un dolcetto fuori pasto.
  • L'ambientazione, sembra di attraversare la città a bordo di un tram, ammirare l'architettura ascoltando sinfonie dei migliori compositori nordici del passato.
  • Ho apprezzato che l'autrice abbia affrontato il tema della vecchiaia, scrivendo un libro divertente, avvolto dal mistero.

Salvia