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Recensione di Baba - Non serve che sia un capolavoro di Giulia Barberis

sabato, novembre 04, 2023 Baba Desperate Bookswife 1 Comments

Desperate Bookswife

Il libro
Non serve che sia un capolavoro di Giulia Barberis
Editore: Self Publishing| Pagine: 309| Pubblicazione: ottobre 2023| Prezzo 18,72€| Trama:Qui
Genere: romanzo 

Notizie sull'autrice
Giulia Barberis nasce a Torino e cresce in una famiglia di ballerini ma, fin da bambina, è ossessionata dai cavalli. Lavora da dodici anni per Ars Equitandi come addestratrice di puledri e istruttrice di equitazione rispettosa del cavallo. Ha riabilitato insieme a Francesco Vedani centinaia di soggetti traumatizzati e tiene clinic in tutta Italia. "Non serve che sia un capolavoro" è il suo primo libro.

Recensione di Baba

Quanti bambini hanno sognato di avere un cavallo! Quante bambine giocando con i mini pony non hanno sperato che almeno uno si materializzasse davanti all'uscio di casa? Quante persone, dopo aver letto Pippi Calzelunghe, avrebbero voluto un "Zietto" in salotto? 
Ebbene, per Giulia Barberis qualche sogno è diventato realtà, il cavallo non dormiva in soggiorno ma si è materializzato davanti all'uscio di casa sua con un bel fiocco del colore dei suoi occhi, proprio per il suo compleanno. 
L'autrice è sempre stata una promettente ballerina di danza classica, dedicando la sua infanzia e la sua adolescenza a inseguire la piroette perfetta (è riduttivo ma la frase suona bene!). Chi ha detto che il grande sogno debba essere uno solo? Giulia ha capito di amare gli eleganti quadrupedi con criniera fin da bambina e ha lottato con tutte le sue forze per arrivare dove è oggi: è un'addestratrice e istruttrice rispettosa dell'animale. Oggi ha anche scritto un libro, perché anche questo era un suo sogno, ma qui mi sto dilungando troppo. 

Non serve che sia un capolavoro racconta appunto di un grande sogno, sudato, studiato, inseguito e conquistato: lavorare con i cavalli, ma in certo modo. L'autrice in questo volume unisce le storie di alcuni puledri che ha incrociato durante la sua vita, storie spezzate quasi sempre per colpa dell'essere umano e che grazie ad Ars Equitandi, al lavoro di Francesco Vedani e dei suoi ragazzi (Giulia, Riccardo e Gaia ) hanno potuto avere un finale diverso, una seconda chance. 
Il libro racconta il come l'autrice si sia avvicinata a tutto ciò, unendo i singoli racconti dei cavalli a flashback focalizzati sulla sua vita privata e considerazioni sul lavoro svolto per quel particolare animale. 
Questo è un libro sicuramente consigliato agli amanti di tutto ciò ma sarebbe riduttivo fermarsi qui: l'esordio della Barberis è un vero e proprio inno a non mollare e ad inseguire ciò che si desidera, senza indorare la pillola, perchè non troverete frasi del tipo "se vuoi puoi", "la fatica non la senti se ami ciò che fai", "basta impegnarsi e il gioco è fatto". Giulia fa esattamente il lavoro che sognava da bambina, sembra una favola, in effetti lo è, ma descrive anche molto bene i retroscena, l'impegno, i sacrifici, le rinunce e le scelte che ha dovuto fare. Se vuoi puoi, ma nessuno regala niente solo perché lo desideri. Questo significa che no, non lasciatevi sfuggire i sogni come l'acqua fra le dita, perché riuscire ad ottenere ciò che ci fa battere il cuore e ciò che ci fa stare bene è una delle cose più belle da realizzare, si tratta della qualità della vostra vita. 

Torniamo al libro. Le descrizioni sono accurate, tanto che ho visto con i miei occhi Riccardo e il suo sembrare un nobile di altri tempi, Gaia e il suo fascino enigmatico, i cavalli dagli occhi che parlano o dal comportamento esuberante e non preventivabile. Non aspettatevi però descrizioni sbrodolate, l'autrice riesce ad essere efficace eppure asciutta e concisa. Lo stile è diretto e naturale, capitoli scritti benissimo, che arrivano al punto e fanno venire voglia di andare avanti, un po' per conoscere un altro cavallo e un po' perché il lettore vuole sapere qualcosa di più sulla vita di Giulia e dei suoi compagni di scuderia. 
In tutte queste pagine ho avuto un freddo cane, ho respirato polvere, ho slogato una mandibola provando quasi dolore, ho conosciuto persone che hanno lasciato il segno e ho imparato a conoscere dei segnali, dei comportamenti di questi animali verso i quali provo un grande rispetto e un briciolo di timore. 
Traspare amore, decisione, delicatezza e forza. Questo libro è stato scritto con la grazia di una danzatrice e la grinta di una amazzone, con la passione di un'atleta e la dolcezza di una bambina. Non è la sua autobiografia, ma è ciò che fa ogni giorno: in realtà qui dentro c'è la sua anima.

Dovreste leggerlo, perché l'autrice è una giovane donna che merita una possibilità e nonostante abbia un suo pubblico (nell'ambiente dell'equitazione è popolare), questo volume ha tutte le carte in regola per uscire dai maneggi e fare il giro dei lettori, finire tra gli scaffali degli amanti dei libri, essere regalato a Natale. Può essere letto dai ragazzi come dagli adulti e infine ha una bellissima copertina, illustrata da Soffia Boccato, che ditemi cosa volete...anche l'occhio vuole la sua parte e lì c'è proprio Giulia che cavalca a pelo, con il suo #maipiùsenza chignon e infine la piccola Dori, inseparabile compagna di avventure quotidiane. 

*Chiedo scusa per termini tecnici sbagliati o usati in maniera impropria, ho fatto del mio meglio. 


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1 commento:

  1. Non lo conoscevo, ma sembra quella perfetta lettura da inserire fra un classico e un altro :)

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