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Recensione di Baba - L'Iliade cantata dalle dee di M. Oliva

martedì, ottobre 01, 2024 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 

Desperate Bookswife

 Il libro
L'Iliade cantata dalle dee di Marilù Oliva
Editore: Solferino| Pagine: 192| Pubblicazione: 2024| Prezzo 16,50€| Trama:Qui
Genere: narrativa

Notizie sull'autrice
MARILÙ OLIVA, nata a Bologna, è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi Sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero.
Per Solferino ha pubblicato i bestseller mitologici L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020) e L’Eneide di Didone (2022), il romanzo Biancaneve nel Novecento (2021) e il saggio I Divini dell’Olimpo (2022). Ha scritto thriller e noir di successo e con Repetita, il suo romanzo d’esordio, ha ottenuto diversi riconoscimenti.
www.mariluoliva.net

Recensione di Baba

Veramente sentivamo la necessità di un nuovo libro sull'Iliade? Davvero la Oliva ha pensato bene che il suo contributo potesse allietarci? Evidentemente sì. 
Purtroppo questa è la mia seconda esperienza con i libri di Marilù (tra l'altro nome stupendo), scrivo "purtroppo" perché evidentemente la sua scrittura non fa per me e nemmeno le sue storie. 
Questo libro ci racconta con estrema velocità ciò che accade nella guerra di Troia, solo che lo fa dando voce alle Dee, che tifano oppure scongiurano la sconfitta dei poveri umani che sono convinti di essere gli unici artefici del proprio destino. 
Non sono qui a dire che sia scritto male, tutt'altro, la sua penna è sicuramente colta e il suo lavoro esemplare...solo che non ho capito il senso di tutta questa fatica (la sua, non la mia). 
Una volta terminata la lettura mi sono detta: "se non conoscessi l'Iliade non avrei capito un bel niente di quanto narrato e sarei arrivata al fondo completamente stremata, manco avessi combattuto io dinnanzi alle mura. Conosco abbastanza il poema, sentivo la necessità di questo bignami rivisitato? Cosa mi ha dato?". 
Ecco, io capisco che questa mia presa di posizione possa sembrare dura e nemmeno tanto "alla Baba" però...sono rimasta davvero un po' spiazzata. Cosa mi è rimasto? L'immagine di Cassandra ed Elena durante il loro fugace rapporto saffico. Ma perché? La prego Dottoressa Oliva me lo spieghi Lei. Nelle note finali Lei spiega che le donne sono state depredate anche della loro natura lesbo, concessa solo agli uomini. Non credo però sia il motivo. 

Questo è quello che io ricordo di queste 190 pagine: un rapporto tra due donne, le loro labbra che si incontrano e le viscere di Cassandra che si contraggono alla vista delle pesche di Elena, così invitanti e succose, che ha voglia di prenderle tra le labbra, di toccarle. 
Scusate, sarò ignorante, sarò basica, sarò limitata...mettetela come volete ma io non mi capacito. Riesco ancora ad accettare un retelling, una storia riscritta basata su un grande classico, capisco un libro che voglia approfondire delle tematiche ma questo non me lo spiego. Non vuole essere una critica, proprio la mia mente non arriva a comprendere questo tipo di storia. 

Cosa posso aggiungere? Non molto direi dal momento che le mie perplessità non sono sulle conoscenze dell'autrice, non sul suo modo di scrivere e nemmeno sulla struttura che vede l'alternanza dei vari punti di vista delle narratrici. Il mio stupore riguarda la scelta dell'oggetto. Se qualcuno di voi lo ha letto e ha piacere di parlarne ne sarò felice. magari potrò cambiare idea oppure allargare le mie vedute grazie ad un vostro contributo, vi aspetto! 

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