GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 4
domenica, settembre 29, 2019
Baba Desperate Bookswife
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domenica, settembre 29, 2019 Baba Desperate Bookswife 9 Comments
Cosa è accaduto? Dopo aver fatto amicizia con Gaela, aver pensato che Thorn si stesse innamorando di lei, supposto che Berenilde fosse un'arpia e compagnia cantante, beh siamo arrivati alla resa dei conti (se così si può dire disquisendo riguardo al primo libro di una trilogia).
Ofelia è ancora più ammaccata, trattata sempre peggio un po' da tutti, stanca, con una costola dolorante - che a me fa preoccupare e non poco - e se posso dirlo, sfruttata fino al midollo.
Deve partecipare ad una rappresentazione teatrale per Faruk, lo spirito, il grande capo del Polo e dovrà indossare i panni di un gondoliere, mentre la sua padrona canterà, facendosi notare dal padre del suo bambino, l'uomo/semidio/etereo/spaventoso/senzatempo più ambito dalle donne di quest'Arca. Nel frattempo però Ofelia viene ricattata dal bambino, un cavaliere che dev'essersi invaghito di Berenilde e vuole sbarazzarsi di suo figlio prima che nasca, così vorrebbe obbligare Ofelia a farle del male, altrimenti si vendicherà su di lei o sulla sua famiglia. Giusto per prenderci gusto però, decide di divertirsi con la zia, facendo vagare la sua mente nei ricordi, discostandola dalla realtà.
Nel frattempo si radunano i parenti di Thorn e in occasione della grande caccia prendono la palla al balzo per dimostrare il proprio disprezzo nei confronti del bastardo e della sua futura moglie. Peccato, moriranno tutti durante la grande caccia! Ops!
Infine Ofelia per motivi vari deve uscire allo scoperto, il travestimento di Mime non la protegge più e oltre a scoprire il vero motivo per il quale dovrà unirsi in matrimonio con questo altero e freddo sconosciuto, dovrà fare il grande ingresso in società e conoscere di persona Faruk.
Cosa penso? Ohhh finalmente in questa parte di storia Ofelia ha tirato fuori gli attributi riuscendo addirittura a versare un bicchiere d'acqua in faccia a Berenilde. Che goduria. Risponde anche male a Thorn, peccato che si sia illusa sui suoi sentimenti, ma tanto nemmeno lei lo amava...quindi alla fine, 1 - 1 e palla al centro. Speravo di vedere maggiormente Gaela, invece è stata usata solo come "riparatrice" della mente di zia Roseline e niente di più, anzi si è dimostrata abbastanza fredda nei confronti di Ofelia. Il bacio tra lei e Renold mi ha strappato una risata.
C'è una cosa che però non ho molto compreso: perchè il bambino avrebbe dovuto voler uccidere tutta la famiglia di Berenilde? Non ho ben capito se sia stato per puro divertimento oppure per uno scopo preciso. Che io sia stata disattenta?
Thorn non è riuscito a conquistare la mia simpatia, ma solo una semplice curiosità nei confronti di un personaggio che ancora non ho inquadrato. I suoi modi iniziano a spazientirmi e non riesco a nutrire nessuna simpatia (per di più dopo aver capito il motivo per il quale vuole sposare Ofelia).
Berenilde invece mi ha fatto un po' pena: le confessioni da ubriaca che ha fatto alla ragazza hanno dimostrato che dietro a quella facciata si nasconde un animo insicuro e tutto questo suo approfittarsi delle situazioni è per salvarsi dalla morte. Questo però non la giustifica del tutto: potrebbe essere almeno un po' più gentile.
E la nonna traditrice? Vogliamo parlare di mammà?? Ci sono rimasta male, onestamente non me lo aspettavo. Almeno Berenilde non ha tentato di farla fuori.
Per concludere: mi è piaciuta l'azione un po' più ingombrante, eventi nuovi che hanno scosso un po' gli animi, l'atteggiamento meno remissivo di Ofelia e tutta la piega che sta prendendo questa storia. Sarò felice di iniziare il secondo.
E adesso...riempitemi di commenti con le vostre sensazioni!
I'm reading - I will read
giovedì, settembre 26, 2019
Baba Desperate Bookswife
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giovedì, settembre 26, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments
Buongiorno lettori come state? Oggi vi rendo partecipi delle mie attuali letture e di quelle future. Questo è un periodo ricco, anzi, ricchissimo di novità editoriali e io sembro una di quelle bambine dentro ad un negozio di caramelle e non sa cosa scegliere!
Iniziamo dal romanzo di Cristina Caboni, uscito il 17 settembre in tutte le librerie. Si chiama LA CASA DEGLI SPECCHI ed è edito da Garzanti.


E VOI COSA STATE LEGGENDO? AVETE GIà PROGETTI FUTURI? A ME NON MANCHERANNO LE LETTURE :-)
GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 3
domenica, settembre 22, 2019
Baba Desperate Bookswife
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domenica, settembre 22, 2019 Baba Desperate Bookswife 11 Comments
Se la vita di Ofelia già non era delle migliori, adesso è veramente dura: è muta, un incantesimo l'ha parzialmente trasformata in un ragazzino, Berenilde la fa trottare a suo piacimento, dorme in una stanzetta angusta e umida nella zona delle latrine, un alloggio tutto tranne che ospitale e salutare. Incontrerà Renard, uomo che le spiegherà il funzionamento della vita a Chiardiluna in cambio di clessidre ovvero dei "buoni vacanza" che a seconda del colore concedono delle giornate di libertà dal duro lavoro. Tutto procederà più o meno regolarmente fino a quando qualcuno non decide di incastrarla: durante il funerale di Madama Frida, le viene consegnata una cesta di arance avvelenata da portare a Madre Ildegarda. Ovviamente Mime viene accusato e sta per essere impiccato, ma varie persone, per interessi diversi, si sono prodigati per farlo scarcerare. Una volta tornata tornata nella sua stanza dopo aver ricevuto una giornata di riposo, si presenta al suo cospetto Gaela, ragazza che Ofelia aveva conosciuto al suo arrivo, strana, aggressiva, sfuggente. Gaela le rivelerà il suo segreto, è un Nichilista, quindi può scoprire gli inganni altrui (è così che scopre che Mime non esiste e sotto le vesti si nasconde Ofelia). Non si sa bene perchè ma le due diventano amiche.
Che posso dirvi? Questa parte non mi è piaciuta moltissimo perché l'ho trovata un po' priva di azione (anche se mi rendo conto che l'autrice abbia cercato di spiegare un nuovo contesto all'interno del quale probabilmente ci fermeremo a lungo). La mia antipatia verso Berenilde è sempre più accentuata, anzi posso affermare di detestarla: tratta Ofelia come una vera e propria serva, senza avere nessun riguardo, anche quando si trovano lontane da occhi e orecchie indiscreti. Vuole umiliarla e ci sta riuscendo. Dall'altra parte Ofelia sembra priva di spina dorsale, le permette tutto e privatamente non le dice quello che pensa, anzi, si preoccupa per la sua salute non facendola bere o fumare viste le sue condizioni di salute. Che odio. Forse però ha capito di non avere scelta e accettando passivamente il suo ruolo cerca di proteggersi.
Parliamo di Thorn: in questa parte è stato un fantasma e la sua fugace apparizione non ha cambiato di molto le sorti della sua futura sposa. Abbiamo però compreso che in qualche modo si sta affezionando alla ragazzina e nonostante i suoi modi siano bruschi e decisamente non affettuosi, tra un ringhio e grugnito si è fatto scappare che le piacerebbe rivederla e vorrebbe che lei si presentasse nel suo ufficio attraverso lo specchio dell'armadio. Ofelia sembra arrabbiata ma credo che in fondo anche lei necessiti di un po' di affetto e se quello del suo futuro marito fosse reale e non un'illusione, in fondo al cuore lei ne sarebbe felice.
Una bella sorpresa è stata Gaela: il suo arrivo nella vita di Ofelia mi è piaciuto. La ragazza/meccanico dev'essere una bella persona e se finalmente la nostra protagonista ha trovato un'amica...cavoli dai che forse durante la prossima tappa mi annoierò di meno. E cosa mi dite dei poteri delle varie famiglie? Ofelia, una volta maritata, acquisirà gli Artigli e Thorn potrà leggere gli oggetti. Quale potere vi piacerebbe avere? Sapete che è difficile? Ognuno mi darebbe delle possibilità ma me ne toglierebbe altre... prima di rispondere alla domanda che vi ho posto mi prendo del tempo!
Ps mi ero dimenticata di dirvi che il nome Pistacchia mi piace un sacco e se in un futuro molto prossimo io dovessi adottare un altra gattina...beh mi piacerebbe chiamarla così!! Adesso spoilerate, e fatelo come se non ci fosse un domani!!
Recensione - Piovono mandorle di Roberta Corradin
venerdì, settembre 20, 2019
Baba Desperate Bookswife
3 Comments
venerdì, settembre 20, 2019 Baba Desperate Bookswife 3 Comments
Recensione
Il defunto si chiama Salvatore Diodato, di professione psicoterapeuta, atterrato a Scicli da non troppo tempo da una frizzante New York, purtroppo non avrà vita lunga.
A indagare riguardo la sua dipartita una commissaria, Maria Gelata; a piangere la sua morte diverse pazienti, tutte ricche, tutte affascinanti, tutte estremamente sole. Tra un cannolo, un Campari Orange, una festa in un luogo esclusivo e un buon bicchiere di vino, conosceremo i tanti personaggi che popolano queste pagine e ci accompagneranno fino all'epilogo.
La prima impressione che ho avuto aprendo le pagine di questo libro è stata: "non è un libro fra i tanti, è uno che il carattere lo ha ben definito", e se già lo avevo notato fin dalla copertina, molto semplice e poco commerciale, la lettura mi ha dato ragione.
I personaggi vengono presentati un po' alla volta, poche pagine ciascuno, al massino tre, per poi passare repentinamente a qualcun altro, con un'altra vita e altri segreti. All'inizio ha fatto molta fatica a tirare insieme i pezzi, il puzzle che avevo tra le mani era di quelli complicati, che ti fanno un po' dannare ma che alla fine ti regalano un bel sospiro carico di soddisfazione. La narrazione è in terza persona ma di tanto in tanto lascia spazio a qualche pensiero narrato direttamente dal personaggio di turno, rendendo il lettore più partecipe, più emozionato.
Maria, la commissaria, è una donna sola (anche lei, come la maggior parte dei personaggi) e nonostante sia sposata con Laccio, dorme su di una brandina all'interno della sua biblioteca, il letto coniugale lo ha lasciato al marito, che finge di non vedere e non sentire, dedicandogli svogliatamente una mezz'ora a cena, quando riesce a tornare dal commissariato. E' acculturata Maria, aveva iniziato studi classici per finire in polizia a causa di qualcosa che non vi svelerò; ha la passione per i miti e cerca spesso delle somiglianze con i casi da risolvere.
Salvo Diodato, il morto, per circa duecento pagine è vivo e vegeto (altra particolarità di questa storia), avremo tutto il tempo di capirlo, fino a giungere alla sua dipartita. Un personaggio particolare, un'infanzia difficile, uno che ascolta problemi e segreti per lavoro, ma che ne nasconde altrettanti. Chi è che lo vuole defunto? Sarà qualcuno al quale ha pestato i piedi? Sarà perchè conosceva troppe cose? Oppure una paziente?
L'autrice ha costruito una storia complicata e lo ha fatto in maniera non lineare, costruendo il giusto ambiente ad ogni personaggio e lasciando ad ognuno il proprio spazio. L'ambientazione è un punto forte, a Scicli purtroppo non sono mai stata, ma la voglia di conoscere la parte Sud Est della Sicilia è tanta, ho voglia di perdermi tra i monumenti barocchi e e camminare con il naso all'insù, guardando i balconi e respirando i profumi di un'isola meravigliosa. Lo stile è molto curato, con particolari degni di nota e i molteplici rimandi alla mitologia sono un valore aggiunto. E allora perchè non ci sono cinque stelline? Perché nonostante quello che ho appena scritto io ho fatto fatica a entrare nella storia e a mio parere il fatto di non avere una protagonista ben definita ma una somma di personaggi mi ha allontana un po', rendendo più complicata la lettura. Sono felice di aver letto questo libro, perché alla fine mi ha regalato una soddisfazione e sopratutto il giallo è ben costruito, portando il lettore a sospettare continuamente, ma non sono entrata pienamente in sintonia con i personaggi che mi sono sembrati lontani.
Lo consiglio a tutti i lettori curiosi di conoscere qualcosa di nuovo, alle persone che non si accontentano e cercano sempre qualcosa in più. Perfetto per chi non ha fretta e ama conoscere tutti i particolari per poter investigare insieme alla commissaria.
Non lo consiglio alle persone che vogliono tutto subito, alle persone che cercano il brivido e le sorprese repentine. Insomma, se avete fretta questo libro non fa per voi.
Keep Calm and Read Nadia #47 - Nadia scopre gli audiolibri
martedì, settembre 17, 2019
Baba Desperate Bookswife
8 Comments
martedì, settembre 17, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

deste qualche consiglio: riuscite ad ascoltare gli audiolibri? In quali occasioni? Dovete essere sedute sul divano come me oppure seguite benissimo la storia anche mentre fate le faccende di casa? Io temo che farei disastri! Aspetto ansiosa le vostre testimonianze!
Recensione - Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene
lunedì, settembre 16, 2019
Baba Desperate Bookswife
6 Comments
lunedì, settembre 16, 2019 Baba Desperate Bookswife 6 Comments
Recensione
Altro motivo per soffermarsi davanti a questo volume è la copertina semplice, eppure d'effetto, importante per catturare l'attenzione di un lettore che tra un volume e l'altro deve decidere quale libro lo chiami, e sappiamo bene quanto vaste siano alcune librerie!
Tutto questo però sarebbe un bello specchietto per le allodole se il contenuto non fosse altrettanto piacevole. Valentina Sagnibene non la conoscevo, ha scritto precedentemente un altro romanzo, ma io oltre a non averlo letto non l'ho mai nemmeno incrociato, peccato mi dico, perchè scrive magnificamente e sono felice di averla incontrata nel mio percorso da lettrice.
Teresa ha vent'anni, frequenta l'università a Milano ma sogna di volare a Los Angeles: desidera scappare da qualcosa che la tormenta, ad esempio il suo passato, e trovare una strada tutta per lei lontano da quello che è stata prima del grande cambiamento. Si accompagna ad amiche apparentemente superficiali, ricche e viziate, ma a Teresa va bene così, prende quello che si può e non dona il suo cuore a nessuno. Purtroppo però i suoi genitori, preoccupati dallo stato d'animo e dalle stupidaggini compiute dalla ragazza, decidono di non finanziare gli eventuali studi che la avvicinerebbero al sogno americano, così deve trovare un lavoro. Ed ecco che inciamperà in Rachele, commessa/aiutante in un negozio di lanterne che sembra fuori dal mondo. Per una serie di motivi una delle due ragazze ha necessità di lavorare e l'altra deve assumere un'aiutante senza perdere troppo tempo. E qui si aprono le danze.
Lo ammetto, inizialmente non avevo voglia di leggere un altro romanzo con protagonisti troppo giovani e temevo di non appassionarmi troppo. Mi sbagliavo perchè lo stile dell'autrice ha catturato la mia attenzione dalle prime pagine e me ne sono resa conto quando ho capito che avrei faticato a staccarmi dalla lettura. Una storia che parla di cambiamenti, di bullismo, di autostima, della vita che va avanti, di responsabilità. Questo è un romanzo che insegna alle protagoniste a volersi bene, e così passa il messaggio a noi. E' giusto scappare? Quante volte lo abbiamo fatto?
Questo libro parla di Teresa, infatti alcuni capitoli sono narrati in prima persona e se all'inizio probabilmente non la sopportiamo, impariamo ad amarla e scorgiamo, sotto alla bella corazza ottenuta con sacrificio, un cuore insicuro e bisognoso di affetto. Ma parla anche di Rachele, del suo essere vintage e sopra le righe, fuori moda ma vistosa, taciturna e leggermente asociale. Rachele sarà un osso duro, ma proprio come Teresa, sotto a quella facciata rigida e impenetrabile, si nasconde una giovane donna morbida e piacevole.
Oltre a questo faremo un viaggio a ritroso, perchè la bottega Home Lights di Antonio, il nonno di Rachele, custodisce un sacco di segreti, proprio quelli che non permettono un rapporto privo di incomprensioni tra Rachele e sua madre. Quanta magia si sprigiona da un oggetto creato con amore? Ma quell'amore è puro, oppure ha creato dolore altrove? E' giusto che un sentimento positivo arrechi sofferenza in un altro luogo, magari non troppo lontano?
Ci rivediamo a casa è un romanzo che regala speranza, e in 460 pagine suddivise in brevi capitoli impareremo molte cose, ma sopratutto ci verrà voglia di avere un posto o una persona che consideriamo "casa" , perchè ognuno di noi, per quanto libero e vagabondo, ha bisogno di sentirsi in famiglia, che sia quella vera o quella scelta. E fatemi aggiungere che non c'è niente di più bello del partire ma avere la certezza di un posto dove tornare e sentirsi bene, sempre e comunque.
GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 2
domenica, settembre 15, 2019
Baba Desperate Bookswife
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domenica, settembre 15, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments
Ofelia e la madrina Roseline sono giunte a casa della zia di Thorn, Madama Berenilde. Insieme a quest'ultima vive la nonna del promesso sposo, ovvero la madre di Berenilde. La dimora è sorprendente, il giardino non sembra nemmeno vero, poichè erba, colori e sole sono i protagonisti fuori posto in un'Arca così inospitale.
Ofelia viene accolta con calore dalle donne di casa e tutto sembra stridere con il brutto carattere dell'uomo che dovrà sposare. La ragazza viene messa in guardia, non deve uscire e non deve far sapere a nessuno la sua presenza, Thorn non è ben visto, nonostante rivesta un ruolo lavorativo importante: lui è un bastardo e questo non è tollerabile al Polo. Ofelia scopre l'esistenza di diverse famiglie, la sua futura è quella dei Draghi ( che hanno tatuaggi sulle mani e sulle braccia), poi ci sono i Miraggi ( nemici dei Draghi) e sicuramente un'altra della quale non ho preso un appunto e adesso non riesco a trovarne il nome quindi cortesemente aiutatemi voi (quella che ha un pallino tatuato tra i due occhi)!!
La nostra protagonista decide anche di fuggire e fare un giro di ricognizione dato che gli abitanti della sua nuova casa hanno deciso di fornirle informazioni a spizzichi e bocconi. Ovviamente scopre presto di aver fatto una stupidaggine e di non essere in grado di gestirsi fuori dalle mura che la tengono prigioniera e lontana dalla sua Arca. Incontrerà Archibald, un ambasciatore che colleziona scappatelle, braccio destro del sire Faruk e successivamente la sorellastra di Thorn, Freya che ha subito capito che Ofelia è la futura sposa e non lesina la sua ira, dimostrandole subito il suo odio. Scoprirà presto, dopo questa sua bravata, che anche la Zia può essere in grado di punirla ferocemente e sotto a quell'aria dolce e aristocratica si nasconde una donna che sa il fatto suo. Dopo la scappatella di Ofelia la famiglia è dovuta correre ai ripari e infine sarà costretta (per odine di Faruk, padre del bambino che porta in grembo Berenilde) a trasferirsi a Chiardiluna. Così per incanto Ofelia diventerà Mime e nessuno dovrebbe scoprire la sua identità.
Indubbiamente sono colpita dalla piega che sta prendendo questo libro, l'autrice mi piace, la sua scrittura mi sta conquistando e la storia non è per nulla banale. Come immaginavamo Thorn non è quella bestia che si potrebbe pensare, forse forse nasconde un cuore anche lui, dobbiamo solo aver pazienza e scoprire quanto in profondità è stato seppellito. Devo anche ricredermi su Zia Roseline, quando andrà via mi mancherà, oltre ad essere un personaggio buffo è anche una persona dal grande cuore, vuole bene alla ragazza e visto come stanno andando le cose non è per niente felice di dare in sposa la sua figlioccia a un uomo che ha il solo compito di fecondarla.
Mi fa molta paura Berenilde: Ofelia ha tastato con mano la sua cattiveria nascosta, addirittura il nipote sospetta qualcosa e temo che non sarà un personaggio propriamente positivo.
Sono solo un po' sconcertata dalla sconsideratezza di Ofelia quando si è recata fuori, inciampando in persone che non avrebbe dovuto incontrare, ma comprendo che l'autrice abbia dovuto trovare un modo per far trasferire tutti da un'altra parte e sono certa che ne vedremo delle belle.
Ora io voglio sapere: Quante di voi vorrebbero che Ofelia e Thorn si innamorassero? Chi invece preferirebbe accadesse tutt'altro? Secondo voi incontreremo nuovamente gli altri membri della famiglia di origine di Ofelia?
Ovviamente vi ricordo i prossimi appuntamenti e di volta in volta aggiungerò i link, così, nel caso vi foste aggiunti all'ultimo, potrete con facilità recuperare le tappe indietro. Smack.
Recensione - La Morte Bianca di Eugenia Rico
giovedì, settembre 12, 2019
Baba Desperate Bookswife
4 Comments
giovedì, settembre 12, 2019 Baba Desperate Bookswife 4 Comments
Recensione
"Mio fratello, che morì con quasi tutte le pagine in bianco. Con tutta la pellicola vergine, con il contachilometri appena iniziato, con il libro della vita quasi intatto. Come se la fine fosse giunta prima del principio.Per questo la sua morte fu bianca. Si portò via i colori e ci lasciò il freddo che taglia le dita, perchè quello che manca è più di quello che è rimasto. Perchè un romanzo non può fermarsi al primo capitolo. Nè una pallottola retrocedere dopo essere stata sparata. Bè un uomo morire prima di essere uomo.Ma lui morì a sedici anni e lasciò tutte le pagine in bianco e tutti i capitoli da scrivere, perché non si può accendere un falò in cielo, nè pensare al futuro di un uomo morto."
"Non lo abbracciai quel giorno e nemmeno da morto potei abbracciarlo. Mai più. Perché ciò che non si fa ora, si perde per sempre."
Recensione - Paper Magician di C. N. Holmberg
martedì, settembre 10, 2019
Baba Desperate Bookswife
16 Comments
martedì, settembre 10, 2019 Baba Desperate Bookswife 16 Comments
Recensione
Ebbene, questa è stata una delle delusioni del mio 2019: discrete aspettative per un romanzo che mi ha lasciato un forte amaro in bocca. Parto con il dire che l'idea è assolutamente apprezzabile e originale, una trilogia fantasy basata sulla magia e il primo volume in particolare sui misteri della carta e degli origami ha un buon potenziale. Se codesto potenziale però lo si sfrutta male... ecco che parte il flop (per la sottoscritta eh... intendiamoci).
Tutta la prima parte (quasi fino a metà libro) è lenta, descrittiva, ma tutte parole che poco servono a far sentire il lettore a casa. Io addirittura ricordo molto poco di quello che ho letto, forse perchè mi sono distratta, ma la realtà è che mi sono annoiata e più di una volta ho pensato di mollare il libro e passare a d altro. Dei personaggi sappiamo poco e e ancora meno del luogo dove si trovano, poi però una svolta improvvisa, repentina e così, se per una buona metà di romanzo non è accaduto un bel . nulla...via che si parte a rotta di collo che manco Oblivion di Gardaland...
Di incantesimi e magia non ci capiamo nulla perché non vengono spiegati e a mala pena riusciamo a capire come la nostra apprendista riesca a concludere qualcosa, da sola, senza aver appreso molto in precedenza, combattendo contro una maga che pratica incantesimi illegali e ovviamente mortali. Ci ritroviamo in un posto stranissimo (che non vi descriverò) e conosceremo molto meglio un personaggio, anche se ai fini della storia stessa non serve a molto e verrebbe voglia di saltare pagine a piedi pari e vedere come va a finire. A questo punto le azioni sono troppo veloci e tutto fa a pugni con l'inizio di questa storia.
Se vi state chiedendo se io abbia comprato in passato gli altri due libri vi rispondo di no (strano ma vero) e per una volta ho fatto la scelta giusta. Leggerò i seguiti? Assolutamente no.
Per concludere, questo romanzo ha di buono: la grafica, il prezzo e l'idea. Purtroppo lo stile proprio non mi è andato giù e i personaggi non mi hanno minimamente coinvolta in una storia che speravo fosse molto altro, invece mi ha fatto fantasticare poco.
GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 1
domenica, settembre 08, 2019
Baba Desperate Bookswife
23 Comments
domenica, settembre 08, 2019 Baba Desperate Bookswife 23 Comments
Ovviamente vi ricordo i prossimi appuntamenti e di volta in volta aggiungerò i link, così, nel caso vi foste aggiunti all'ultimo, potrete con facilità recuperare le tappe indietro. Smack.
Recensione - La ragazza con le parole in tasca di Anna Dalton
venerdì, settembre 06, 2019
Baba Desperate Bookswife
5 Comments
venerdì, settembre 06, 2019 Baba Desperate Bookswife 5 Comments
e 1/2
Unica pecca: questi personaggi sembrano tutti dei perfetti studenti. Prendono ottimi voti, si divertono, vengono promossi e se non superano l'esame trovano il modo per rimediare. Le loro relazioni sono talmente fantastiche da essere da sogno. Ecco...forse magari non sempre succede così nella realtà.
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