Giunti,

Recensione: "Un uso qualunque di te" di S. Rattaro

lunedì, marzo 16, 2015 Baba Desperate Bookswife 25 Comments

Buongiorno amici, anche se, per me, oggi proprio un buon giorno non è. Seppellisco un compagno di università, un ragazzo al quale ho voluto bene, nonostante dopo il triennio avessimo intrapreso strade diverse. Quando un ragazzo di nemmeno trent'anni lascia questo mondo in un secondo, per una fatalità, non si può fare a meno di essere arrabbiati. Il corpo si irrigidisce, la mente si riempie di pensieri e gli occhi sono gli unici a sfogare la frustrazione, proprio con le lacrime. Che combinazione, in qualche modo sono contenta di pubblicare la recensione di questo romanzo proprio oggi.




Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Casa Editrice: Giunti
Genere: narrativa moderna contemporanea
Pagine: 208
Prezzo: 12,20€ - versione economica 5,90€
Pubblicazione: marzo 2012

Sinossi: sito Giunti

L'autrice: Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. E' laureata in Biologia e Scienze della Comunicazione, ha frequentato il Master "Comunicazione della Scienza: Rasoio di Occam" a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.




VOTO:
E MEZZO

RECENSIONE

Viola e Carlo, un amore nato sui banchi di scuola, belli, innamorati e fedeli, genitori amorevoli, complici amanti, sposi soddisfatti. A chi non piacerebbe leggere una storia del genere? Ma di racconti morbidi e avvolgenti sono pieni gli scaffali delle librerie, perchè tutti aspettiamo un lieto fine. Il romanzo scritto da Sara Rattaro è diverso: duro, realistico purtroppo, e decide di presentarci una donna che probabilmente non riceverà i nostri consensi.

Viola è una persona egoista, ha sposato Carlo sperando di fare la scelta migliore. Lo amava? Forse. E' una brava moglie? No. Viola non cerca di nascondere i suoi peccati dietro ad un dito, è consapevole di amare principalmente se stessa e di trascurare la sua famiglia, ma in fondo...Carlo è il marito perfetto, un padre dalle rare capacità, quindi sa di lasciare sua figlia Luce in buone mani, tutte le volte che decide di staccare la spina e concedersi ad altri, giusto per provare un brivido, l'unica cosa che riesca ancora a farla sentire viva, lei ha la certezza che a casa sua tutto procederà alla perfezione, forse anche meglio rispetto a quando c'è la sua presenza ingombrate. In fondo Viola spesso si sente un'intrusa.
La vita di questa famiglia procede così, con Carlo che prepara la colazione per tutti, nonostante la moglie decida di alzarsi solo nel momento in cui l'appartamento rimarrà vuoto e silenzioso, con Viola che dirige una galleria insieme all'amica d'infanzia Angela, l'unica persona alla quale ha concesso tutta se stessa, e infine Luce, la figlia poco più che adolescente, una ragazza intenta a scrivere le tesine di storia, Luce, così innamorata del padre a tal punto da venerarlo.
Sembrerebbe un buon equilibrio, ma pur sempre precario. Basta una telefonata nel cuore della notte, una moglie che in quell'istante non scalda la sua parte di materasso matrimoniale, una figlia non rientrata a casa, e l'unica persona come sempre adeguata, è proprio Carlo, al quale crolla il mondo addosso in una manciata di secondi. "Dove siete dannazione, dove vi siete cacciate?"

Queste sono le confessioni di una donna scomoda, che ha sempre saputo di essere inadatta alla vita di routine, quasi da risultare come un animale selvatico messo in gabbia. Ci sono persone nate per interpretare certi ruoli, e altre che non lo sono. Viola però non è insensibile, un cuore lo possiede, semplicemente lo "usa a modo suo" e non come ci si aspetterebbe.

" Se tuo padre ti ha dato il permesso cosa me lo chiedi a fare? Poi cosa potrei dirti io che alla tua età avevo già perso la verginità nel retrobottega di un bar, fumavo così tanti spinelli che a volte non riuscivo nemmeno a riconoscermi allo specchio?Si, forse è meglio che i permessi tu li chieda a tuo padre. Lui che si è laureato servendo ai tavoli, che dà del tu al nostro parroco, che trascorre i giovedì sera ad aiutare i senzatetto in un ricovero.
Credo che la parte bella di te, Luce, tu la debba a lui." 
Ho pianto.Mi sono arrabbiata. Mi sono grattata ripetutamente il capo indignata. Perché, tu che hai tutto, sei così masochista da gettare coscientemente tutto nel cestino? Come fai ad essere così spavaldamente bugiarda? Quando al mattino ti alzi e guardi il tuo viso allo specchio, come fai a incrociare il tuo stesso sguardo con serenità? 
IO PERò NON SONO VIOLA. CARLO NON SI SAREBBE MAI INNAMORATO DI ME. Ma chi mi dice che io sarò sempre la donna di oggi? Nella mia vita sono cambiata, perchè gli eventi vissuti hanno contribuito alla mia mutazione. Questa è la sua storia, e non è giudicabile. 
Ammiro questo personaggio, nonostante tutto, perchè ammette le sue colpe, una per una, e ha il coraggio di chiedere perdono, un gesto all'apparenza tanto semplice, una sola parola, SCUSA, che però la maggior parte delle volte non vuole saperne di uscire, e rimane incastrata tra lingua e palato.
Poi...poi l'epilogo, anche se vorrei urlare, parlarne con voi, non posso, quindi leggetelo e poi ne discuteremo insieme!!!

COSA HO MAGGIORMENTE APPREZZATO:

  • Lo stile dell'autrice, senza dubbio. L'armonia delle sue frasi, leggere le sue parole e immaginare di ballare il valzer in abito da sera.
  • Ho amato e odiato Viola: la sua sfacciataggine è ingombrante, ma il suo difendere i deboli, che ha tanto fatto innamorare Carlo, ha colpito anche me.
  • Passato e presente si alternano con un rapporto di Uno a Uno
COSA MI è PIACIUTO MENO:
  • perchè quattro cagnine e mezzo e non cinque? Purtroppo, dopo poco, ho intuito come si sarebbe conclusa la storia. Ma è scritta con tale passione e trasporto, che alla fine questo neo non è stato preso troppo in considerazione.
Adesso non posso non postarvi la presentazione del romanzo:





Alla prossima, un abbraccio a tutti,

Salvia


You Might Also Like

25 commenti:

  1. Un uso qualunque di te mi ha fatto versare un bel po' di lacrime, qualche anno fa (ti linko la mia recensione, ma se non ami i link nel tuo blog, cestina pure... o magari finirà direttamente nello spam proprio perché ho messo un link? lo scopriremo! http://cuoredinchiostro.blogspot.it/2012/04/recensione-un-uso-qualunque-di-te-di.html )
    dopo di questo però la Rattaro non mi ha più conquistata. E ora preferisco non leggerla più per non rovinarmela troppo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace tantissimo per il tuo amico :(((((((

      Elimina
    2. No tranquilla, i link non mi danno nessun fastidio, e anzi, grazie per averlo inserito, così posso leggere il tuo pensiero. Questo è il primo che leggo, adesso sono davvero curiosa, la sua scrittura mi ha incantata, mi sono molto sentita come Ulisse in balia del canto delle sirene ;-)
      Vedremo, per ora ho altre letture in programma, devo smaltire un po' di vecchi acquisti e scambi!
      Grazie per essermi passata a trovare. Un abbraccio

      Elimina
  2. Ciao! Questo è da sempre uno dei miei romanzi preferiti e adoro davvero l'autrice, dicono che sia ancora più bello il suo romanzo d'esordio Sulla sedia sbagliata ma attendo la ristampa con Garzanti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lu. Vorrei leggerli tutti. Questo libro è stupendo, per me. Adesso ho altro in programma, ma non me li farò scappare.

      Elimina
    2. Sulla sedia sbagliata è molto diverso e molto intenso! Se pensiamo che è un libro d'esordio tanto di cappello a Sara! Io continuo a peferire Un uso qualunque di te ma proprio di pochissimo! Leggetelo perchè ne vale la pena! :)

      Elimina
  3. Mi ritrovo nella tua recensione ma per me Viola ha fatto una scelta estrema alla fine!!!! Un romanzo che fa sicuramente riflettere, emozionare, ma non mi ha convinto il finale. Per me non doveva finire così!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Il finale...il peggio del peggio. Oppure il meglio. Dipende dai punti di vista, dalle opportunità, dalle possibilità. Crudo, esagerato, triste. Hai ragione, non doveva finire così, forse poco realizzabile nella realtà, ma io l'ho vissuto come una possibilità, anche se mi ha fatto arrabbiare, non lo nego!

      Elimina
  4. Mi spiace tanto per il brutto momento :(
    Questo romanzo....mi aveva fatto arrabbiare ed il finale!?? ancora devo digerirlo!
    un bacio grosso-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già brutto brutto. Ma è la vita è purtroppo va accettata. Oh si mi sono arrabbiata anche io, ma questa donna così diversa da me, mi ha dato modo di riflettere sulla vita, sulle persone. Un bacio a te Tessa e grazie

      Elimina
  5. Ti sono vicina dolcezza mia. Bellissima recensione da dedicare ad una persona cara. Ho apprezzato anch'io questo libro, nonostante il finale un po' forzato a mio parere, un romanzo intenso e realista che vale la pena di leggere. Fantastico lo stile della Rattaro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Cuore, ti voglio bene. Già questo finale ha un po' diviso molto i lettori. A me è piaciuto, nonostante forse sia poco Realizzabile forse (per fortuna...anche qui, dipende dai punti di vista, dalle priorità, potrebbe essere fonte di discussione)
      Grazie per i complimenti gioia. Ti abbraccio

      Elimina
  6. Ho letto questo romanzo che era fresco di pubblicazione. E ancora me lo porto dietro, quindi concordo con la tua recensione e con il tuo voto. Anche se Viola è uno di quei personaggi che si ha voglia di prendere a schiaffi, rimane comunque incisa nella mente del lettore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mio padre dice sempre: piuttosto odiami, ma non ignorarmi. Il passare inosservati può essere terribile, sopratutto per il personaggio di un libro (oppure se sei un po' egocentrico come il mio papi). Baci!!!

      Elimina
  7. Un libro che mi ha fatta piangere. L'ho amato tantissimo! Dopo mi sono buttata su tutti i romanzi della Rattaro e wow... È diventata una dei miei scrittori preferiti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, le lacrime annebbiano un bel po' la vista eh?... La Rattaro scrive davvero divinamente, quindi sicuramente non mi fermerò qui :-), grazie per essere passata a trovarmi.

      Elimina
  8. bellissima recensione...toccante, lo voglio leggere da sempre e credo che lo farò presto :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stefy sono certa che ti piacerà sai? Grazie mille, è stato difficile scriverla, ma allo stesso tempo è stato piacevole. Lo leggerai davvero in pochissimo tempo, proprio grazie anche alla tua velocità. Mi raccomando fammi sapere eh? Bacissimo

      Elimina
    2. Stefy corriiiiiiiiiiii!!!! Non aspettare oltre!

      Elimina
  9. Come sai adoro Sara, adoro il suo sbatterci in faccia verità scomode che però albergano anche nelle famiglie più rispettabili, adoro la sua capacità di arrivare dritta al cuore senza preavviso, adoro il suo essere donna ma anche il suo saper raccontare il punto di vista maschile rimanendo credibile.
    Ho letto ed amato tutti i suoi libri ma questo è quello che più mi è rimasto nel cuore.
    Viola che ammette le sue fragilità, Viola che è più madre di quello che voglia far credere a tutti noi durante lo svolgimento del romanzo, Viola così imperfetta ma così tremendamente umana!
    Sono felice che ti sia piaciuto! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dany, come ti ho detto altre volte, non smetterò mai di ringraziarti, sai perchè? Mi consigli dei libri che probabilmente io non avrei mai preso in mano, e invece...che sbaglio!!! Ma per fortuna ci sei tu, insieme alle altre fanciulle a guidarmi e a farmi scoprire autori davvero meritevoli. Si mi è piaciuto, e tanto anche!!! Leggerò Shantaram mia, cara è una promessa...devo solo portarmi avanti con le recensioni ;-) e tu sai perchè!!!!!

      Elimina
    2. ahahahahahahhahaha non starai programmando come se non ci fosse un domani?!?!? :P

      Elimina
    3. Cosa te lo fa pensate tesoro????? io ????????ah ah ah

      Elimina
  10. Risposte
    1. Mi raccomando, se ti capita fammi sapere che soo curiosa di sapere cosa ne pensi :-)

      Elimina