Recensione: "Volevo solo una vita tranquilla" di A. Talò

Adesso vi presento un romanzo che ho letto letteralmente sotto l'ombrellone, un regalo che ho ricevuto tempo fa, ma che non ho mai deciso di iniziare E' bastata una vacanza, mare, sole e una pupa da far addormentare in spiaggia (all'ombra eh...tranquilli!!). Risultato: un bell'otto in pagella!!











Titolo: Volevo solo una vita tranquilla
Autore: Anna Talò
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 192
Prezzo: 14,90€


SINOSSI: Qui sito Corbaccio

NOTE SULL'AUTRICE:Anna Talò è autrice, giornalista, traduttrice. Ha scritto per Corbaccio «Le vere signore non parlano di soldi» e «Meditazioni per donne sempre di corsa». «Volevo solo una vita tranquilla!» è il suo primo romanzo. Si può raggiungere su http://meditazioniperdonnesempredicorsa.blogspot.it


VOTO:



COMMENTO:


Teresa alias Lucilla è una scrittrice, ama la solitudine del suo appartamento a Marina Lombarda, è single convinta, risponde a domande del cuore su di una famosa rivista e...nel tempo libero si dedica al suo blog, ma nessuno sa chi si celi dietro allo pseudonimo "Lucilla" e nemmeno lo sospetterebbe!

La dolce e composta Teresa si trasforma nella cinica e impulsiva Lucilla, tanto da scatenare le ire di un anonimo maniaco Il Vendicatore del Testosterone. Commenti poco velati sul blog fino alle minacce più spietate come nei migliori thriller cinematografici, il Vendicatore comincia ad incutere timore a Teresa e a tutti gli abitanti del condominio. Per fortuna a proteggerla, lo zio Michele e l'affascinante barista della porta accanto.

Devo dire che la Talò è stata in grado di farmi sorridere e rabbrividire un pochino, il tutto in nemmeno duecento pagine. Lucilla...sono io (se non fossi sposata con Burro, ma questi sono dettagli), il carattere è identico - per fortuna però io non ho una Vendicatrice Ovarica - e il fatto di essere blogger anonime (o quasi) ci accomuna.
Una storia diversa, insospettabile con un colpo di scena proprio sul finale. Una pagina tira l'altra, proprio come le patatine, perché la curiosità di svelare l'identità del vendicatore è troppa.

Io e la protagonista siamo entrate in sintonia dalle prime battute: il suo carattere estroverso, nonostante la scelta di vita ritirata, mi ha incuriosita e la lingua tagliente di certe risposte sul blog mi hanno fatto morire dal ridere. Alcune persone affrontano un problema se coccolate e consigliate, mentre altre vanno scosse, prese a calci nel sedere, punte sul vivo: ecco che nasce la figura di Lucilla, spietata blogger dalla penna biforcuta che colpisce e affonda senza nemmeno versare una lacrima.
Poi c'è lo zio Michele, unico parente in vita di Teresa, che dalla Calabria si è trasferito in Lombardia per stare vicino alla nipote e per provare a costruire un rapporto trascurato da troppo tempo. Nonostante la facciata burbera, l'affetto è palpabile, una figura stabile, una colonna portante nella vita della giovane donna, che nonostante si intestardisca di aver bisogno dei suoi spazi, necessita di calore umano sincero e disinteressato.

L'ho letto tutto d'un fiato e sono soddisfatta sia della scelta, sia del periodo (dopo la serie di letture poco convincenti dei mesi scorsi, necessitavo di una storia leggera ma non frivola).

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • Il personaggio principale è azzeccatissimo: l'ho amata e rispettata per tutto il romanzo, mai e poi mai ho pensato: "noooo cosa stai facendo/dicendo".
  • Lo stile scorrevole e la storia particolare hanno dissetato la mia gola arsa a causa di troppi libri scontati e simili l'un l'altro.
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Leggerlo in e-book? Si può dire? Mi è stato regalato quando ho comprato il kobo, ma la cover e il titolo hanno ritardato la mia decisione. Adesso lo vorrei cartaceo!!!!
Voi lo avete letto? Vi siete immedesimate nella protagonista come è capitato a me? 

Salvia

Recensione: "Il telefono senza fili" di Marco Malvaldi

Al salone del libro ho ascoltato per l'ennesima volta Marco Malvaldi e ogni volta mi sorprende: è vero, da l'impressione di una persona sicura di se, un uomo abituato ad essere al centro dell'attenzione e solitamente io fuggo da personaggi del genere, ma Marco ha una marcia in più, la sua ironia è contagiosa e io non smetterei mai di ascoltarlo. Forse penserà che io sia una stalker, piano piano mi autograferà tutti i libri!!!!






Titolo: Il telefono senza fili
Autore: Marco Malvaldi
Casa Editrice: Sellerio
Genere: Giallo
Pagine: 208
Prezzo: 13,00€
Pubblicazione: 2014

Sinossi: Qui sito Sellerio

Serie del Bar Lume:



Notizie sull'autore: Di professione chimico, tra i romanzi pubblicati ricordiamo La briscola in cinque Il gioco delle tre carte Il re dei giochi La carta più alta, Odore di chiuso La carta più alta ,  Argento vivo Un suo racconto è incluso nelle antologie:  Un Natale in giallo (Sellerio 2011),  Capodanno in giallo Ferragosto in giallo (Sellerio 2013),  Regalo di Natale (Sellerio 2013 "La tombola dei troiai"),  Carnevale in giallo (Sellerio 2014, "Costumi di tutto il mondo").


VOTO



COMMENTO

E' con grande rammarico che oggi scrivo questa recensione. Dopo aver centellinato con parsimonia i gialli di Marco Malvaldi...sono arrivata all'ultimo episodio della serie del Bar Lume scritta dal chimico toscano. 
Ci sono i lettori che amano talmente tanto un autore da divorare letteralmente tutti i suoi romanzi e poi ci sono quelli come me, che per paura di rimanere senza ne leggono un po' alla volta, come quando nella credenza c'è una scatola di cioccolati pregiati comprati all'estero, e invece di mangiarli in un sol boccone li conservano scrupolosamente!

Ma veniamo alla storia: è tempo di cambiamenti, il commissario Fusco è stato finalmente promosso e il posto da questore non glielo toglie nessuno (meno male, non è che fosse uno dei miei personaggi preferiti) e alla sua scrivania si è seduta una giovane e piacente commissaria, dal senso dell'umorismo spiccato e  amante del cappuccino, consumato a qualsiasi ora del giorno.
Massimo il Barrista è sempre solo,  continua imperterrito a maltrattare i clienti che vorrebbero ordinare a loro piacimento e Tiziana è tornata ad allietare i clienti dietro al bancone del bar (Oltre alla sua gentilezza...le generose puppe aiutano a migliorare l'umore anche dei più pessimisti).
Il Senato Ã¨ schierato in prima fila sotto all'olmo, il posto d'onore, e la lingua dei perfidi vecchietti non va mai in pensione, ogni motivo è buono per arieggiare la bocca! 
Questa volta è scomparsa la signora Vanessa Benedetti e subito gli animi si scaldano: chi afferma la sua dipartita, chi sostiene la teoria del suicidio, altri invece accusano il marito di omicidio  ma....colpo di scena!!! La signora è viva e vegeta, mentre un corpo senza vita viene realmente ritrovato, ed è quello del cartomante "Atlante il Luminoso". 

Lo stile di Marco migliora ad ogni suo libro, così invece di andare incontro a storie scontate, come spesso succede agli autori seriali, lui è  in grado di sorprendere ed allietare il lettore con novità e vicende fresche e spontanee. I suo personaggi crescono, anzi forse nel caso specifico, invecchiano, sotto ai nostri occhi e più passa il tempo e più consideriamo il Bar Lume la nostra seconda casa.
Non ho mai colto forzature, ma sempre la naturalezza che caratterizza la grande mente di questo autore. Si nota la sua formazione scientifica, ed è proprio quello che io chiamo il suo "graffio": è schematico e metodico e spesso inserisce dei "teoremi" applicati alla vita quotidiana; in questo caso impareremo "Il teorema del pettegolezzo" come metodo investigativo.

Cosa ho maggiormente apprezzato:
  • L'arrivo della nuova commissaria, una novità che invece di infastidire il lettore, lo stimola ( e lo affermo io che sono una che si affeziona terribilmente e mal sopporta i cambiamento drastici).
  • L'inserimento di "nozioni matematiche" all'interno di un giallo classico.
  • Il senso dell'umorismo che tendenzialmente caratterizza i toscani e che ci accompagna per tutta la serie.
Scritto questo, non mi resta che augurarvi buone letture e incrociate le dita, vorrei poter leggere al più presto un altro episodio, mi dispiace che ogni volta ci scappi il morto...ma i vecchietti già mi mancano ;-)

Salvia

Ti consiglio un libro #4: ti Sconsiglio un libro dalla bella copertina ma una brutta storia


Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (SalviaLa LibridinosaUn libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana abbiamo pensato di scegliere un libro dalla cover fantastica, ma dal contenuto discutibile :-)




Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Casa Editrice: Sperlig & Kupfer
Pagine: 320
Prezzo: 17,90€ - 9,90€ edizione Pickwick


La mia recensione: Qui 










Immaginavo che questo libro non avrebbe portato a nulla di buono, tante donne, un principe ereditario, distopia, insomma tanti ingredienti che messi tutti insieme non fanno per Salvia. Però quella copertina... quel vestito che almeno una volta nella vita mi piacerebbe indossare, quell'azzurro cielo che trasmette serenità e infine quel tocco fashion che di tanto in tanto fa capolino nella mia mente - anche se purtroppo dura poco, entra e poi scappa - .
Chi di noi, almeno una volta nella vita non ha desiderato essere una principessa ed abitare in un castello? Ok, io da bambina desideravo vivere in una casa sull'albero in Australia in mezzo a canguri e koala, però io sono un caso patologico, tendenzialmente le bambine vorrebbero sposare il principe azzurro e questo romanzo avrebbe dovuto riportarci alla nostra infanzia e farci sognare ma...
Stop, il bello del romanzo si limita a questo: un bravo artista che ha creato una cover in grado di aumentare le vendite,
poi veniamo catapultati direttamente nello studio di Maria De Filippi e ci ritroviamo in mezzo a fanciulle che si strappano i capelli reciprocamente per accaparrarsi il buon partito. Una cenerentola moderna mal riuscita, un romanzo che davvero mi ha lasciato a bocca aperta (davvero sto leggendo questo?? davvero davvero???), anche se, lo ammetto, ho letto tutta la serie perché in fondo ne ho apprezzato il lato comico!!!

Adesso vi lascio agli sconsigli della Libridinosa, della Biblioteca di Eliza e di Un libro per amico. 
Ahhh dimenticavo di dirvi che ci fermeremo per il mese di agosto e poi torneremo dopo le vacanze.

Alla prossima,

Salvia 

Recensione: "Chi è Mara Dyer" di M. Hodkin

Questo è il primo capitolo della trilogia di Mara Dyer, composta da:
* Chi è Mara Dyer
* Io non sono Mara Dyer
* The retribution of Mara Dyer (ancora in fase di scrittura)






Titolo: Chi è Mara Dyer
Autore: Michelle Hodkin
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 432
Prezzo: 16,00€

SINOSSI: Qui sito Mondadori

NOTIZIE SULL'AUTRICE: Ã¨ nata in Florida nel 1982, ha frequentato il college a New York e si è laureata in legge. Ha viaggiato il mondo con la sua compagnia teatrale. Ora si dedica solo alla scrittura e ai i suoi tre animali domestici. Questo è il suo primo romanzo.



VOTO:



COMMENTO:

Siamo in America, ai giorni nostri, e conosceremo Mara, suo fratello maggiore Daniel, quello più piccolo Joseph, e infine mamma e papà. La famiglia Dyer è molto unita, una vita tranquilla e agiata gli permette di non avere problemi economici e sociali: il capofamiglia è un facoltoso avvocato mentre la sua consorte svolge il mestiere di psicologa.
La perfezione non esiste, quindi, anche in questo caso, ci imbatteremo in una catastrofe: l'adolescente Mara, insieme al suo ragazzo Jude, la migliore amica Rachel e la compagna di scuola Clare rimangono intrappolati sotto le macerie di un ex manicomio. L'unica superstite è proprio Mara Dyer. Al suo risveglio in ospedale dopo tre giorni di incoscienza, prende atto che i suoi amici non ci sono più, il suo ragazzo nemmeno, e lei non si ricorda il perché. 
Incubi e visioni tormentano le sue giornate così la famiglia decide di trasferirsi in Florida per permettere a Mara di ritrovare un equilibrio ormai perso. Purtroppo il cambio radicale di vita non basta e la madre, dopo l'ennesimo incidente, la obbligherà a seguire una terapia accompagnata da una figura psichiatrica.

Non è che questo romanzo non mi sia piaciuto, ovviamente, essendo uno young adult, lo stile è molto semplice e diretto, ma scritto comunque bene. Il problema è stato un altro: più proseguivo nella lettura e più mi sembrava di aver già letto qualche cosa di simile. Poi il lampo di genio. Twilight della Meyer. NOOOOO davvero ci sono rimasta malissimo...ma è capitato proprio così. Troppi dettagli simili hanno rovinato il gusto dell'intero romanzo.
Prendiamo Mara, lei è un po' solitaria, cambia scuola, e fatica a farsi dei nuovi amici ma il primo che incontra per fortuna la aiuta ad ambientarsi. Poi...incontra Noah, bello, trasandato, lo sguardo impertinente e sorpreso, come se avesse un segreto da nascondere. Il bello della scuola, tutte le ragazze lo vorrebbero nonostante la sua pessima reputazione. Ovviamente il suo migliore amico la raccomanda di stargli lontano, perchè quel tipo ha troppe cose da nascondere. Non vi ricorda proprio nulla????
Poi c'è Noah e il suo rapporto con Mara, ma non posso approfondire perché scriverei troppi spoiler, ma vi assicuro che per molti versi è molto simile al signorino Cullen.
Non ho amato nemmeno la perfezione dei due fratelli, i pupilli di casa Dyer, perfetti sia nel comportamento che nel rendimento scolastico, mentre Mara è sempre la pecora nera del gregge, sorvegliata a vista, ma magicamente lasciata andare se a metterci una buona parola è proprio il principino Daniel.

Per fortuna non si aggirano vampiri e nemmeno licantropi, anche se del paranormale c'è; è una sorta di mistery-paranormal con molto molto molto romance. Probabilmente se fosse stata approfondita maggiormente la parte psicologica e meno quella della storia d'amore l'avrei apprezzato decisamente di più.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • L'aspetto mistery non è per niente male, intrigante e ben studiato. 
  • La cover è bellissima ed ipnotica, incute ansia e credo che fosse proprio quello lo scopo.
  • Lo stesso titolo è stato i motivo per il quale ho iniziato a leggere questa storia: ero troppo curiosa.
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Mara Dyer VS Bella Swan : per me vince Bella, sono una fan pazzesca di quella saga, e l'avermela ricordata non è stato un punto a favore di questo romanzo.
  • La parte romantica, la storia d'amore...va bene,ma senza calcare troppo la mano.
  • I personaggi troppo poco realistici: ma quando mai accade che la nuova arrivata, un po' sfigata, con problemi più grandi di lei, leggermente asociale, riesca a far breccia nel cuore del più sexy della scuola, che dal primo giorno la corteggia come se non ci fosse un domani? Sarà che non ho più sedici anni, ma io amo le storie un po' più vere, a lieto fine, romantiche, tutto quello che volete, ma dove io riesca ad immaginarmi nella parte della protagonista.
Non so se leggerò il seguito, da una parte mi piacerebbe scoprire degli aspetti lasciati in sospeso per pura curiosità, ma non adesso purtroppo.